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Mangone: “La squadra ha fatto un buon lavoro” – 6 mag

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Molti si ricorderanno del Thuram bianco di Bologna, l’affidabikene abile difensore rossoblù con uno spiccato colpo intesta. Amedeo Mangone approdò sotto le due torri nel 1996, ma venne calcisticamente allevato dalla Primavera del Milan. In un intervista esclusiva, firmata 1000cuorirossoblu, ex atleta ci ha raccontato le sue sensazioni sull’ultimo match al Dall’Ara di questa tortuosa stagione, Bologna-Milan.

Sig Mangone, che partita si aspetta?
“Non sarà una partita facile, soprattutto per il Milan, considerando le condizioni della squadra. Darà il 100% per riuscire a strappare qualche punto da questa trasferta, servirà soprattutto a dare una scossa all’ambiente rossonero, inoltre dovrà preparare anche il match di finale di Coppa Italia contro la Juventus. Non è detto che riuscirà a fare tutto, ma proverà a mettere i bastoni tra le ruote del Bologna in tutti i modi. “

Il Bologna giocherà in serie A anche la prossima stagione, la matematica lo conferma. Si può essere soddisfatti di questo campionato?
“Le promesse fatte dalla società sono state ampliamento rispettate, dopotutto questo campionato è stato utile solo al consolidamento della massima serie, non ci si poteva aspettare di più. La squadra veniva da una difficile promozione, sudata fino all’ultimo minuto di playoff quindi si può solo essere contenti del risultato ottenuto. Nell’insieme il team ha fatto un buon lavoro, molti giocatori hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra portando alto l’onore di una maglia importante, come quella rossoblù. “

Un girone fa, il Milan cullava sogni riguardanti l’Europa League, con la certezza di rientrare tra i candidati. Oggi, invece, il Sassuolo ha costruito un muro. A disposizione ci sono ancora due partite, chi avrà la meglio?
“Il Sassuolo sta davanti, quindi, oltre ai risultati del Milan, bisognerà tenere costantemente d’occhio quelli dei diretti avversari. Sarà una gara dura. Se vincesse a Bologna le speranze si riaccenderebbero, ma non sarà facile nemmeno quello. Secondo me, per questa stagione, dovrebbero concentrarsi sulla Coppa Italia.”

Si sente spesso dire che il cambio di allenatore in corsa non servano a niente; Brocchi e Donadoni rappresentano la conferma e la smentita di questa voce.
“Il cambio d’allenatore per i rossoneri non ha giovato all’ambiente, non è stata inserita quella marcia in più che la società pensava di raggiungere. Brocchi lo conosco poco perché è da poco che allena una prima squadra quindi non sarei in grado di esprimere un giudizio su di lui. Per Donadoni il lavoro è stato un pochino più semplice perché l’ambiente di Bologna era decisamente più tranquillo quando arrivò, nonostante il disastroso inizio. Mentre Brocchi è subentrato ad un grandissimo allenatore come Mihajlovic a pochissime partite dal termine.”

Per salutarci, come è stata la sua esperienza in Brasile?
“La mia esperienza con la Sociedade Esportiva do Gama è arrivata da poco al capolinea perché non c’erano più le prerogative per continuare la collaborazione. Sono stato la 4 mesi, in cui mi sono divertito e ho conosciuto un nuovo ambiente che mi è piaciuto molto, è stata un’importante esperienza di vita.”

 

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