Bologna FC
Mario Labate Arrìa (Milan News 24): “IL Bologna è in forma, sarà una partita equilibrata. Verdi è ancora oggi uno dei rimpianti del Milan – 10 dic
In occasione della partita di stasera contro il Milan (fischio d’inizio alle ore 20.45), abbiamo raggiunto il Direttore di MilanNews24, Mario Labate Arrìa il quale ci ha introdotto la sfida, parlandoci di Gattuso, degli ex della gara (Poli e Verdi su tutti) e di come i rossoneri si stanno preparando alla gara, sperando di poter riscattare i due ultimi insuccessi (in campionato e in Europa). Andiamo quindi con ordine e leggiamo insieme che cosa ci ha detto il collega rossonero.
Un pareggio e una sconfitta per Gennaro Gattuso da quando siede sulla panchina rossonera: posto che quella in Europa League non ha così tanto peso specifico, vista anche la formazione proposta (quasi tutti i big tenuti a riposo in vista della partita contro il Bologna), cosa pensi non vada nei rossoneri, tenuto anche conto del fatto che in una settimana o poco più di tempo non è possibile valutare ampiamente il lavoro di un allenatore?
“Il lavoro di Gattuso è chiaramente inficiato, come da lui stesso ammesso dal lavoro atletico fatto sotto la gestione Montella. I due allenatori hanno un approccio totalmente diverso e, chiaramente, perché le innovazioni di Gattuso siano assimilate dal gruppo ci vorrà tempo. Contro il Rijeka tuttavia il Milan, almeno per 8/11 composto da riserve alla prima o seconda presenza stagionale, ha sperimentato un cambio di modulo che potrebbe essere utilizzato anche per la sfida di domenica contro il Bologna passando dalla difesa a 3 a quella a 4 utilizzando come schieramento il 4-3-3 o, all’occorrenza, un 4-4-2 a partita in corso.”
C’è un piccolo problema attaccanti per il Milan? Gattuso ha finalmente risolto le questioni gerarchiche sul chi fare giocare e su come sbloccare definitivamente i suoi centravanti (mi riferisco ai periodi di magra del reparto offensivo rossonero)?
“La problematica attaccanti è oggi viva più che mai: dopo le critiche avanzate a Kalinic, giudicato “sprecone” e poco partecipe alla manovra offensiva della squadra, contro il Rijeka si sono evidenziati notevoli limiti anche nei confronti di André Silva (di gran lunga il peggiore in campo nonostante i 6 gol totalizzati in Europa fino ad ora dall’attaccante portoghese). La prestazione di ieri fondamentalmente non ha cambiato le carte in tavola ponendo sempre Kalinic in cima alla scala gerarchica dell’attacco rossonero e probabile titolare nella gara di domenica contro il Bologna. L’unico significativo mutamento rispetto al passato potrebbe riguardare Patrick Cutrone che, dopo ieri, potrebbe aver scalzato André Silva tra le preferenze di Ringhio Gattuso.”
Quali pensi che siano le chiavi di volta del match di domenica? Dove si concentrerà maggiormente la partita?
“Il Bologna è squadra ben organizzata e soprattutto in ottimo stato di forma, due elementi di superiorità rispetto ai rossoneri che annullano di fatto il gap tecnico presente sulla carta. Sarà una partita equilibrata che vivrà come probabile di spunti individuali: uno dei punti forza del Milan sarà molto probabilmente la corsia di destra composta da uno tra Abate e Calabria (difficile che nella difesa a 4 giochi Borini), Kessié e Suso.”
Capitolo ex, sia da una parte che dall’altra: Borini, giovanili del Bologna fino ai 17 anni, poi volò in Inghilterra, che tipo di acquisto è stato? Di Verdi, Destro, Poli che ricordi si hanno in quel di Milano?
“Borini è stato sicuramente uno degli acquisti più positivi di tutta la gestione Mirabelli-Fassone, arrivato con un’operazione low-cost è stato uno dei pochi a non deludere le aspettative, non propriamente altissime, nutrite nei propri confronti. In questa esperienza in rossonero ha già ricoperto diversi ruoli: attaccante esterno, centrocampista laterale e terzino in una difesa a tre sempre molto bene. Verdi è uno dei maggiori rimpianti del Milan, un giocatore italiano che sta facendo molto bene e che sarebbe servito anche alla causa rossonera oggi. Destro è arrivato al Milan in una fase calante della propria carriera e purtroppo non è riuscito ad incidere più di tanto, la sua unica stagione in rossonero viene ricordata come transitoria da tutto l’ambiente milanista, sicuramente non una grande mancanza. Poli è stato per diversi anni al Milan e, nonostante le stagioni poco positive per il club, ha dato un grosso contributo sotto il punto di vista dell’apporto emotivo e dell’atteggiamento battagliero. La sua cessione in estate è apparsa inevitabile, visto anche il poco utilizzo fatto da Montella nella passata stagione, ma quando è stato chiamato in causa il giocatore ha sempre risposto con la massima professionalità e soprattutto con evidente attaccamento ai colori. Due caratteristiche proprie di Poli che l’hanno reso un beniamino, anche se secondario, agli occhi dei tifosi.
Come sta preparando la partita Gattuso? Ci possiamo aspettare novità in termini di modulo o di giocatori?
“Pare si stia o
rientando su un 4-3-3, soprattutto dopo aver visto le enormi fatiche che il Milan ha messo in mostra con lo schieramento difensivo a 3 uomini. Ecco perchè, contro il Bologna, è logico aspettarsi una difesa a 4 che garantirebbe maggiore copertura difensiva con due terzini di ruolo – Abate/Calabria e Rodriguez/Antonelli – oltre che due centrali come Bonucci/Musacchio/Romagnoli, uno dei quali sarà costretto a stare fuori. A centrocampo è possibile che si torni a 3 con Kessié, Montolivo (o Biglia) e, nel caso, Bonaventura adattato, alla luce della carenza di mezzali in rosa. In avanti, invece, c’è più scelta, sebbene la riproposizione di due attaccanti ieri (Cutrone e André Silva anonimi) non ha dato frutti sperati. Ecco, dunque, l’ipotesi di formazione in caso di 4-3-3: Donnarumma, Abate, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Montolivo, Bonaventura; Suso, Kalinic (Cutrone), Borini.
Il giocatore sul quale il Bologna deve concentrare maggiormente l’attenzione chi potrebbe essere?
“Fino alla gestione Montella avrei risposto sicuramente Suso. Uno dei punti di forza, ma anche uno dei più palesi limiti, della gestione “aeroplanino” è stata la centralità di Suso nella manovra offensiva della squadra. Ogni singola azione passava dai piedi dell’esterno spagnolo. Ora, con l’arrivo di Gattuso, le responsabilità offensive sono meglio distribuite tra lui (Suso) e Bonaventura, gli unici giocatori attualmente in grado di effettuare la giocata estemporanea capace di cambiare le partite.”
Il calciatore rossoblù che, invece, temi maggiormente?
“Verdi è sicuramente il cervello pulsante del Bologna e pertanto un giocatore da temere. Di Francesco ha delle caratteristiche molto peculiari che lo portano, con un altro po’ di esperienza in più, ad essere sicura arma letale nella fondina di Donadoni oggi ma soprattutto in futuro, tenuto conto dell’infortunio che lo terrà fuori fino a gennaio; Palacio sembra vivere una seconda giovinezza ma la benzina non è infinita. Ammiro la tecnica individuale di Petkovic forse però ancora non propriamente inseritosi nel reticolato tattico rossoblù. In ogni caso credo che i giocatori citati possano creare non pochi grattacapi all’ancora instabile progetto tecnico milanista.”
Non ci resta quindi che aspettare le 20.45 di questa sera per capire chi avrà ragione!
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