Seguici su

Bologna FC

Matrimonio alla petroniana: Donadoni e le ragioni del rinnovo rossoblù – 12 Lug

Pubblicato

il


L’avventura di Roberto Donadoni a Bologna è destinata a proseguire: fresco di rinnovo fino al 2019, si appresta a condurre come condottiero la sua squadra attraverso un’altra stagione calcistica. Ma non sempre vi è stata questa certezza, soprattutto durante l’ultima stagione dei rossoblù: i risultati altalenanti di quest’ultima annata hanno lasciato a più di qualcuno l’amaro in bocca, facendo serpeggiare il dubbio che forse l’allenatore bergamasco non era il profilo più indicato per la panchina felsinea. Portando indietro le lancette dei nostri orologi però, possiamo risalire all’insediamento dell’attuale allenatore felsineo sotto le due torri: dopo la disastrosa partenza targata Delio Rossi nella stagione 2015/2016, Donadoni raccolse un’eredità pesante, risollevando le sorti di un Bologna dato già per spacciato a miglia di distanza dal giro di boa, realizzando ben 28 punti in 16 partite, una media di ben 1,75 punti a partita. L’aspetto più sorprendente della nuova gestione sulla panchina dei petroniani fu indubbiamente l’ottimo score ottenuto contro le big, con scalpi importanti come quello del Milan a San Siro, del Napoli al Dall’Ara e gli ottimi pareggi contro Roma, Lazio, Fiorentina e Juventus. Un fattore che però nella stagione appena trascorsa è mancato come il pane, con sconfitte davvero difficili da digerire sia con le grandi che contro formazioni meno blasonate (ad esempio il 7 a 1 contro il Napoli o la sconfitta contro il Milan, maturata in 11 contro 9). Allora la domanda sorge spontanea: di chi è la colpa, dell’allenatore, dei giocatori o della società? Nonostante la risposta sia che “la verità sta sempre nel mezzo”, l’allenatore bergamasco durante l’intero arco della stagione ha avuto la sfortuna di fungere da parafulmine, accollandosi volente o nolente la maggior parte dei demeriti della sua squadra, malgrado l’impegno costante profuso nell’allenare e motivare al meglio i suoi. Ed allora giunto al termine della stagione, a domanda precisa riguardo al rinnovo è giunta altrettanto puntuale la risposta: “Io non ho fretta di firmare a tutti i costi il contratto: la cosa che più mi preme è capire che tipo di percorso si vuole intraprendere.” Parole molto chiare e che sono risuonate forti e chiare fra le mura di Casteldebole, con la consapevolezza che forse le partenze di alcuni giocatori non erano state coperte con sostituti all’altezza. Infatti dopo gli addii dei vari Diawara, Giaccherini, Brienza e Rossettini, sono giunti giovani di belle speranze come Di Francesco, Verdi, Nagy, Krejci, Viviani ed Helander, insieme all’esperienza di Torosidis e Dzemaili, facendo presagire un’annata ricca di soddisfazioni. Ma la formazione di “enfants terribles” non ha reso come ci si aspettava ed allora Donadoni ha messo in chiaro le cose, pretendendo garanzie dalla propria società, poiché per intraprendere un certo tipo di percorso bisogna avere delle fondamenta solide e rinforzarsi adeguatamente. Ed il Bologna non si è fatto attendere: dopo aver blindato i gioielli di casa rossoblù (Di Francesco, Verdi, Destro e Masina), è intervenuto sul mercato oculatamente con gli arrivi di Gonzalez e De Maio a rinforzare la difesa, sommati a quelli di Avenatti e Falletti per aggiungere opzioni alla fase offensiva, che mai come nella stagione passata ha avuto bisogno di supporto. Tanto è bastato per convincere Donadoni a firmare il proprio rinnovo, un matrimonio quello tra lui ed il Bologna destinato a durare almeno fino al 2019. Un accordo che però potrebbe avere avuto altre spinte per realizzarsi, oltre a quelle sopracitate: con il mercato ancora aperto, la dirigenza rossoblù potrebbe aver già imbastito uno o due colpi di spessore, tenendoli per il momento in standby, pronti per l’ufficializzazione. La piazza spera in giocatori che facciano volare in alto il Bologna, Donadoni ha prolungato la sua permanenza sotto le due torri, la società c’è: le premesse per qualcosa di grande all’orizzonte ci sono tutte.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *