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Mazzarri in conferenza stampa: la presentazione – 05 Gen

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Grazie alla collaborazione della Redazione di www.CuoreToro.it possiamo offrirvi la conferenza stampa di presentazione di Walter Mazzarri, nuovo allenatore dei granata, che si insedia proprio alla vigiglia di Torino-Bologna

Cairo: “Benvenuto Mister, non ero più abituato a fare conferenze di questo genere. Era una cosa che avevo dimenticato, da ormai 7 anni. La scelta era necessaria perché penso che che la continuità sia molto importante”.“A Walter pensavo già dal lontano 2007 quando il mister venne a trovarmi. In quel caso però non si concluse nulla. Finalmente ora ci sono riuscito riuscito, mi fa molto piacere. Sapete tutti cosa ha fatto Mazzarri nella sua carriera”. “Portare qui Mazzarri è un sogno che si realizza. Lo stimo veramente molto”.

Mazzarri: “Ringrazio il presidente per le bellissime parole. Le prime impressioni? C’è stato subito un gran feeling con la società che nel calcio è molto importante. Sono davvero carico ed emozionato”. “Sono rientrato in Italia con entusiasmo. Aveva voglia di entrare in un ambiente come questo. Ho percepito già in passato che questa sia la squadra giusta per me. Penso di poter fare bene, non sono una che fa grandi proclami. Mi piace lavorare sul campo. Noi allenatori abbiamo il compito di fare di tutto per far rendere al meglio i nostri giocatori”.

Come ha trovato la squadra? “Sono un allenatore a cui piace partire da giugno. I giocatori erano legati ad una persona seria come Mihajilovic. Li ho visto un po’ frastornati. Secondo me c’è del materiale umano importante. Ai ragazzi ho chiesto di seguire le mie idee e non credo di avere problemi”.“A me piace dare un’identità alla squadra. Credo di conoscere bene tutti i sistemi di gioco. Vedremo se questi ragazzi ci daranno una soddisfazione a partire da domani. Il calcio non è una scienza esatta ma ha bisogno delle conoscenze. C’è anche la sorte e l’imprevisto ma credo che se diamo il massimo ci saranno buone possibilità di fare bene”.

La partita con il Bologna: “Dobbiamo valutare le energie fisiche, prima li devo ascoltare. Devo capire quelli che mi danno più garanzie per domani. Assieme a Frustalupi abbiamo qualche idea ma speriamo che i ragazzi diano una bella risposta. Dobbiamo pensare positivo. Tutto il pubblico ci deve aiutare in questo. Voglio sentire un corpo unico, tra giocatori e tifosi”.

Una squadra a cui rispecchiarsi nel passato? “Io credo che tutti abbiano visto che c’è la squadra di Mazzarri in campo. Questo non vuole dire 3-5-2 o 4-2-3-1 ma che i miei ragazzi sanno cosa devono fare. In passato ho dato spazio sia al talento che all’organizzazione. In panchina a volte venivo considerato un “agitato” ma credetemi che finché la partita non è finita do’ tutto per vincere”.

“Bisogna rispettare i propri ruoli, il presidente ha il suo e io ho il mio. La società si occupa del mercato e io di far giocare bene la squadra. L’esperienza mi dice che prima devo guardare il valore dei giocatori. Il bel gioco deve essere finalizzato al risultato. Deve essere un gioco efficace che porta punti e risultati”. “Questo è un gruppo valido e forte ma devo capire alcune cose. Da ieri sto cercando di captare il più possibile dai miei ragazzi. Petrachi e Comi vi parleranno di mercato, io no”.

Su Niang: “E’ un ragazzo che conosco, è bravo ma non sfrutta il 100% delle sue qualità. Deve capire che è arrivato il momento di dare tutto e far uscire le proprie potenzialità nel più breve tempo possibile. Curo molto i rapporti personali.”

Dobbiamo guardare alla realtà. L’importante è che tornano i conti. La fase difensiva è importante. Si possono fare 4 gol e prenderne 3 ma di solito non paga questo atteggiamento. Prima devo capire alcune cose.” Domani per me è una partita da tre punti. Non dico altro perché sono scaramantico. Il Torino in qualche partita è stato sfortunato. Intanto cominciamo ad essere positivi e poi vediamo…” Mi ha fatto piacere essere stato chiamato dal Torino. Con la carriera che ho fatto ho avuto la possibilità di scegliere determinati progetti. Sono contento di essere qua”. “Gli obiettivi bisogna perseguirli senza renderli noti. Lo spirito di Mazzarri è sempre la partita dopo. I risultati si vedono a fine campionato, questo è il principio. Dobbiamo migliorare di partita in partita. Si deve lavorare sul gioco e le cose sbagliate, facendo così arriveranno i risultati.” “La società è importante. Quando c’era Moratti all’Inter ero secondo in classifica. Lo dico per elogiare il periodo in nerazzurro. Tutte l’esperienze che ho avuto mi ha formato e sono state importanti. Spero di dare la mia esperienza alla società”. “Dall’Acireale sono arrivato all’Inter. La soddisfazione non la leggo sui giornali. Ho bisogno di stimoli. Della Premier ho capito tante cose ma sono contento di essere tornato in Italia.”

La parola passa di nuovo a Cairo: “In Mazzarri vedevo una persona delicata con un obiettivo in testa e un’organizzazione molto forte. Lo conobbi per le cose fatte alla Reggina, non si concluse niente ma continuai a seguirlo. E’ una persona che dà molta attenzione al dettaglio e questo fa la differenza, a maggior ragione nel campionato italiano.”

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