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Meteore: Giacomo Cipriani

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Il calcio dà, il calcio toglie. Un giorno sei in cima al mondo, il giorno dopo vieni dimenticato. Nella carriera di un giocatore ci sono mille variabili: allenatori, società, infortuni, opportunità da cogliere… Non sempre le cose vanno come si spera, il giocatore di cui parliamo oggi ne è l’ennesima prova.

Giacomo Cipriani è un ex attaccante e promessa del calcio italiano. Nasce a Bologna il 28 ottobre 1980 e fin dall’età di 9 anni veste la maglia rossoblù. I talenti si riconoscono subito, e Cipriani ha talento da vendere: milita con i felsinei durante tutta la trafila nelle giovanili, conquistando anche la convocazione nella Nazionale U-17. Questa è la prima delle numerose chiamate nella rappresentativa, poiché Cipriani continua a imporsi con gli Azzurri fino all’Under-21.

A soli 19 anni esordisce ufficialmente tra i professionisti nella partita interna di Coppa Uefa contro lo Zenit San Pietroburgo, realizzando il gol del 2-1 con un grande tiro dalla distanza.

Il 19 dicembre successivo, poi, debutta in Serie A contro il Perugia. Tutti a primo impatto ne riconoscono l’immenso potenziale: un centravanti che fa reparto da solo, grazie ai suoi 190cm di altezza, dotato di una buona tecnica e un ottimo fiuto per il gol.

Nella sessione di mercato invernale viene girato al Lecce, dove disputa 8 partite alternandosi a Cristiano Lucarelli e David Sesa come punta di riferimento.

Nell’estate del 2000 rientra a Bologna e dopo un inizio difficoltoso, complice anche il rapporto teso con l’allenatore Guidolin e la concorrenza di Julio Ricardo Cruz, trova decisamente più spazio scalando le gerarchie della squadra.

Lo stesso anno tocca uno dei punti più alti della sua carriera: in un Milan-Bologna, Cipriani viene marcato stretto da Paolo Maldini, che però non riesce ad evitare la doppietta dell’attaccante bolognese. È il suo momento, in Italia si parla solo di lui.

La stagione si conclude con 21 presenze e 5 reti, un bottino niente male per un ragazzo di appena 20 anni, ma le aspettative si alzano e la stellina rossoblù punta al definitivo salto di qualità.

Durante il ritiro precampionato nel 2001, Cipriani inizia ad avere seri problemi al ginocchio che lo costringono a subire due operazioni e di fatto non gioca neanche un minuto della stagione 2001-2002. Come detto: un giorno sei in cima al mondo, il giorno dopo vieni dimenticato.

Il rientro sembra non arrivare mai, le ricadute non aiutano e solo alla fine della stagione 2002-2003 torna in campo da titolare proprio contro il Milan.

L’avversario è lo stesso, ma Cipriani non è più quello di prima: i movimenti eleganti sono diventati goffi e lenti, lo strapotere fisico viene placato dalla paura di farsi male.

Nel 2003 passa in prestito al Piacenza, in Serie B. La sua esperienza con i piacentini dura poco, perché a gennaio torna a giocare in Serie A alla Sampdoria, dove viene impiegato come riserva della coppia d’attacco formata da Bazzani e Flachi.

Cipriani riesce comunque a trovare spazio: 18 presenze e 2 gol per lui, con una rete segnata proprio contro il suo Bologna.

A fine stagione Cipriani torna sotto le Due Torri e continua a vestire la maglia rossoblù per tre stagioni e mezzo, sempre condizionato da quel maledetto ginocchio che non sembra dargli pace.

Il primo anno fa qualche presenza con la Prima Squadra, per poi tornare affiliato alla Primavera.

La stagione 2008 lo vede ormai fuori dai progetti della squadra, e a gennaio viene dato in prestito all’Avellino, in Serie B.

Con i campani ritrova il campo: gioca 17 partite quasi tutte da titolare e riesce a segnare due reti. A fine stagione, però, la squadra non riesce a evitare la retrocessione.

Nell’estate dello stesso anno passa poi a titolo definitivo al Rimini, ma il fato gli regala un’altra retrocessione.

A ottobre 2009 viene acquistato dalla Spal, dove forse riesce ad esprimere il suo calcio migliore dopo le numerose difficoltà. Nella prima stagione mette a segno 9 reti, nella stagione successiva 13, nonostante i continui infortuni che lo tengono fuori dal campo per circa 3 mesi.

A causa della difficile situazione finanziaria del club ferrarese, Cipriani approda a Benevento, poi all’Ascoli e infine al Savoia in Lega Pro.

Il 16 maggio 2015, dopo aver segnato una sola rete in 13 presenze con i campani, pone fine a una carriera dominata da infortuni e sfortuna.

Il calcio ti dà, il calcio ti toglie. Un giorno sei in cima al mondo, il giorno dopo vieni dimenticato. Un giorno sei Giacomo Cipriani: il futuro attaccante titolare della Nazionale; il giorno dopo sei Giacomo Cipriani: la meteora che verrà sempre rimpianta.

 

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