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Meteore Rossoblu – Gennaro Troianiello

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‘’Chiunque da bambino sogna di giocare in Serie A. Io l’ho vista solo passare ogni volta, per motivi sempre diversi. Poi mi ha cercato il Bologna e ho accettato subito. Sono una persona semplice che ama fare gruppo. In un gruppo unito è più facile fare scherzi e divertirsi. Vincere un campionato è sempre dura, ma negli ultimi 4 anni mi è venuto bene.’’
Queste le parole di Gennaro Troianiello nella conferenza stampa di presentazione al Bologna.
Giocatore arrivato nell’estate del 2014, quando i rossoblu erano retrocessi in Serie B, e avevano anche rischiato il fallimento.
Nonostante il momento difficile che stava attraversando, calcisticamente parlando, Bologna continuava ad essere una piazza molto ambita, una piazza considerata molto importante, e ne sono una testimonianza le parole di Troianiello.

Per un giocatore come lui, arrivare sotto le due torri rappresentò un traguardo eccellente.
E lo si poté intuire nella conferenza stampa di presentazione. Un sorriso a 32 denti e tanta emozione nel parlare.

Il Bologna voleva costruire una squadra pronta per risalire in Serie A quello stesso anno.
Decise di affidarsi, così, a Filippo Fusco.
Un uomo che si rivelò pieno di risorse e molto capace nel suo lavoro, portando a Bologna giocatori esperti, pronti per la Serie B: Cacia, Matuzalem, Maietta.

Tra questi anche Gennaro Troianiello.
Classe 1983, il suo ruolo è da sempre quello dell’esterno offensivo, principalmente gioca sulla fascia destra.
E’ da sempre dotato di una grande lettura di gioco, molto abile nei cross.
A Palermo giocò anche come seconda punta.

Dopo diversi anni trascorsi tra Serie D, Eccellenza e C2, nel 2007 approdò in Serie B, al Frosinone.
Nel 2010 si trasferì al Siena, appena retrocesso in B.
Contribuì alla promozione in Serie A dei bianconeri, ma una volta raggiunta la massima serie non trovò più molto spazio, e così nel mercato di gennaio passò al Sassuolo, nel 2012.
L’anno dopo, con i neroverdi conquistò la promozione in Serie A – la seconda della sua carriera in pochi anni -.
Nella sessione estiva di calciomercato si trasferì poi a Palermo, in Serie B.
Ebbene si, anche con i rosanero conquistò la promozione in Serie A.
Un vero e proprio talismano, un portafortuna.

Conquistata la Serie A per la terza volta, Troianiello si trasferì in seguito a Bologna, durante il calciomercato estivo.
Era noto a tutti come portasse fortuna alle squadre che dovevano ottenere la promozione in Serie A.
Inoltre, si è sempre dimostrato un ottimo professionista, e un grande uomo spogliatoio, capace di unire il gruppo, anche con scherzi e barzellette. 
Insomma, proprio ciò che serviva al Bologna per affrontare un’annata molto complicata.
Fece il suo esordio in maglia rossoblu il 17 agosto 2014, nella sfortunata partita di Coppa Italia contro L’Aquila, persa dal Bologna per 1-2.
Non l’esordio migliore, dunque.
In quell’annata molto difficile per il Bologna, l’esterno napoletano disputò 10 partite.
Una presenza che si rivelò più importante fuori dal campo che dentro.
Ad ogni modo, riuscì a dare il suo contributo a riportare il Bologna nella massima serie, dopo un solo anno di Purgatorio.
Il giocatore napoletano salutò le due torri nella sessione estiva di calciomercato, passando alla Salernitana, in Serie B.

A questo si riferiva quando disse che la Serie A l’aveva vista tante volte, ma solo di passaggio.
Un saliscendi continuo.

Ottenne un’altra promozione in Serie A con il Verona, nel 2017, la quinta promozione dalla B alla A della sua carriera (8 in totale).
Divenne così il giocatore italiano con più promozioni in assoluto.

Sicuramente, quindi, la sua esperienza nel Bologna non verrà ricordata per ciò che ha fatto vedere con il pallone, ma più per la sua presenza nello spogliatoio, il suo sorriso da bravo ragazzo, un sorriso felice e scherzoso che ricorda un po’ quello dei bambini.

Un uomo che ha saputo tenere unito lo spogliatoio, in un momento così difficile come quello vissuto a Bologna in quel periodo.
Lui stesso disse che ‘’ per raggiungere un obiettivo nel calcio bisogna essere prima uomini che calciatori’’, e come dargli torto.
Si è sempre dimostrato un grande professionista, in qualsiasi piazza sia andato, ed è per questo che viene ricordato con particolare affetto dai tifosi del Bologna, nonostante le poche presenze sul rettangolo di gioco.

(Fonti: Wikipedia, YouTube) 

 

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