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Meteore Rossoblù – Ma quant’è bello… – 16 Nov

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Antonio Conte, ex Commissario tecnico della Nazionale e attuale allenatore del Chelsea, ha allenato e allena tuttora grandissimi giocatori, tanti top player ma, tra tutti questi calciatori di grandissimo talento, durante un’intervista per “Topolino” ha citato proprio lui… Alla domanda “Chi tra i giocatori assomiglia di più a Paperino?”, lui – dopo aver paragonato Zidane a Paperinik e Totti ad Archimede – ha risposto “Un giocatore meno noto, che oggi è in Serie B. Uno però che fa gruppo, sorride sempre, interpreta il calcio proprio come si dovrebbe: Gennaro Troianiello!”.

Gennaro Troianiello non è stato il calciatore più forte a vestire la maglia rossoblù negli ultimi anni, ma sicuramente è stato tra i più vincenti, se non il più vincente… Siena, Sassuolo, Palermo, Bologna, Verona, cinque promozioni dalla Serie B alla Serie A negli ultimi sette anni!!!

Nato a Napoli il 21 marzo 1983, gioca prevalentemente come esterno destro offensivo, ma Iachini, suo allenatore a Palermo, l’ha utilizzato anche come seconda punta. Inizia la sua carriera in Serie D con la maglia del Ruggiero di Lauria nel 1998-99, dove gioca una sola partita prima di passare, la stagione successiva, agli Allievi nazionali del Verona. Nel campionato 2001-02 viene ingaggiato dal Calangianus in Eccellenza e, dopo 50 presenze, 16 gol e una promozione in Serie D conquistata, scende nuovamente di categoria e, nella stagione 2003-04 gioca quattordici partite e segna quattro gol con la maglia dell’Ischia. Passa, nel 2004-05, alla Nuorese, con la quale riesce a fare il doppio salto dall’Eccellenza alla Serie C2 e, dopo 84 presenze, passa al Frosinone che lo cede a sua volta alla Ternana a gennaio dopo appena 5 partite. La stagione successiva passa al Foggia in Serie C, dove gioca titolare e colleziona 33 presenze e 6 gol che gli aprono la strada per il ritorno a Frosinone dove, nella stagione 2009-10, scende in campo 39 volte e realizza 11gol, contribuendo alla salvezza della squadra. È nella stagione 2010-11, dopo il suo acquisto da parte del Siena, che Troianiello incontra Antonio Conte… Titolare nella prima parte dell’anno, segna il suo primo gol in bianconero contro il Frosinone, ripetendosi la partita successiva contro il Grosseto, poi da gennaio rimarrà spesso in panchina, collezionando comunque 25 presenze e conquistando la sua prima promozione in Serie A. Non trovando spazio nella massima serie, a gennaio 2012 passa in prestito al Sassuolo, dove raggiungerà i Play-off la prima stagione, verrà riscattato dalla squadra neroverde e, il 18 maggio 2013, vince il campionato di Serie B, conquistando la sua seconda promozione in Serie A e la prima per la squadra della provincia modenese. Il primo luglio 2013 passa, a titolo definitivo, al Palermo appena retrocesso e inizialmente guidato da Gattuso (che verrà poi sostituito da Iachini) dove, assieme a gente del calibro di Dybala, Bellotti e Vazques, il 3 maggio 2014 conquista la sua terza promozione in Serie A vincendo il campionato con 5 giornate di anticipo. 

La Serie A, ormai s’è capito, non fa per lui e allora ecco che, subito dopo la promozione, Troianiello accetta il trasferimento in prestito al Bologna, nell’ambito del rinnovo della compartecipazione di Della Rocca e, nonostante le sole 10 presenze, dopo la finale Play-off contro il Pescara, conquista la sua quarta promozione in cinque anni in Serie A, la terza consecutiva.

Tornato al Palermo per fine prestito, rescinde con la squadra rosanero e si accorda con la Salernitana, segnando al debutto nel derby contro l’Avellino. Il 29 gennaio 2016 torna alla Ternana in prestito e, a fine stagione, passa al Verona a titolo definitivo. 

Una squadra appena retrocessa, che punta al ritorno immediato in massima serie e mette sotto contratto Troianiello: come è andata a finire, secondo voi?! Ovvio, promozione in Serie A, la quinta della sua carriera, tutte festeggiate facendo lo spogliarello strappandosi la maglia come Hulk.

Il 13 luglio di quest’anno scende in Serie C e firma con la Sambenedettese… Chissà che tra due anni non la vedremo in Serie A, la squadra marchigiana…

 

Per vincere servono certo i giocatori di talento, ma se Troianiello, negli ultimi anni, è uno dei calciatori più vincenti, un motivo c’è… Forse fortuna, ma Genny sa fare gruppo, tiene continuamente alto il morale anche nei momenti più difficili, strappa sorrisi anche quando, a causa delle troppe panchine, fatica a sorridere lui, e si sa, per quanto serva il talento per vincere, è il gruppo quello che ti fa davvero fare la differenza e ogni squadra “vincente” dovrebbe avere in rosa il suo Paperino, il suo Troianiello, per poi, durante il suo streap tease di festeggiamento, attorniarlo cantando “MA QUANT’È BELLO GENNARO TROIANIELLO…”

 

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