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Meteore Rossoblù – Un poco invidiabile record – 8 Feb

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Oggi parliamo di record, un record non molto invidiabile ma pur sempre un record, un record che neanche Fantini, Meggiorini, Vignaroli, Bernacci o Bianchi sono riusciti ad eguagliare, un record che neanch’io (forse) sarei riuscito ad eguagliare se ne avessi avuto la possibilità, un record che farà rimanere immortale Nicola Ventola nelle menti di tutti i tifosi bolognesi… 0 gol in campionato!!!

Nicola Ventola, soprannominato Nick Dinamite è un ex attaccante nato a Grumo Apulla, in provincia di Bari, il 24 maggio 1978. Cresce calcisticamente nella squadra della sua città, il Bari, ed esordisce in serie A nel 1994 ad appena 16 anni. Dopo 4 stagioni in maglia biancorossa, tre in serie A e una in serie B e dopo aver conquistato la promozione nella massima serie nel campionato 1996/97 lascia la Puglia con un bottino di 45 partite, 12 gol e un infortunio al ginocchio, il primo di una lunga serie durante la sua carriera, che lo tiene fermo durante la maggior parte della sua ultima stagione nel capoluogo pugliese. Viene acquistato dall’Inter per 24 milioni più il cartellino di Gionatha Spinesi e si trasferisce subito a Milano, nonostante le sue preghiere rivolte al presidente Matarrese di trattenerlo una stagione ancora in prestito. All’ombra della madonnina parte alla grande e, assieme a Pirlo, toglie più volte le castagne dal fuoco alla squadra nerazzurra quando viene falcidiata dagli infortuni in attacco e segna 5 gol nelle sue prime 5 presenze. Si infortuna, il 15 novembre 1998, al collaterale del ginocchio solo 3 giorni prima dall’esordio in nazionale promessogli da Dino Zoff nella gara contro la Spagna del 18 novembre ed è costretto a stare lontano dai campi da gioco per due mesi. A fine campionato, dopo aver disputato 21 partite e segnato 6 gol passa, in comproprietà per una cifra attorno ai 18 miliardi di Lire, al Bologna del neo allenatore Sergio Buso. La stagione sotto le due torri si rivela una vera e propria delusione, falcidiato dagli infortuni, tre per la precisione (caviglia, distorsione al ginocchio e menisco del ginocchio sinistro), non riuscirà mai ad esprimersi ai massimi livelli e, nonostante i 3 gol in 5 presenze in Coppa UEFA, in campionato riesce a stabilire un poco invidiabile record, zero gol in 14 presenze. Durante la sua avventura in Rossoblù subisce anche un grave lutto che caratterizzerà ancora di più le sue performance negative perdendo il padre. 

Durante l’estate del 2000 vince, segnando anche un gol in finale, l’europeo Under 21 con la nazionale italiana ma, durante la manifestazione, si rompe il menisco del ginocchio destro rendendo la sua cessione da parte del Bologna ancora più difficile. Lui nel capoluogo emiliano non ci vuole più stare e lo ribadisce in numerose interviste dicendo “Io qui ho chiuso”, al Bologna servono i soldi della sua cessione per buttarsi sui due obiettivi principali di quel mercato, Thomas Locatelli e Julio Ricardo Cruz e, dopo estenuanti trattative, raggiunge l’accordo con l’Inter per risolvere la comproprietà a favore dei milanesi. Viene subito girato in prestito all’Atalanta dove, nella squadra dei Vava-Boys, gioca 28 partite e segna 10 gol. 

Torna a Milano e gioca una stagione nell’Inter nella quale colleziona 16 presenze e segna 4 gol togliendo, come nel caso della precedente avventura nerazzurra, le castagne dal fuoco e dando il suo contributo alla squadra per arrivare al fatidico 5 maggio 2002. Passa la stagione successiva senza mai vedere il campo per un problema alla cartilagine del ginocchio che lo tiene lontano dai campi per 9 mesi e, nell’estate del 2003 passa in prestito al Siena dove gioca 28 partite e segna 4 gol. Rientrato in nerazzurro gioca il preliminare di Champions League e, il 31 agosto 2004 passa al Crystal Palace in Inghilterra per allontanarsi dal calcio italiano dopo essere stato coinvolto e poi assolto in uno scandalo di calcioscommesse ma, oltre la manica, a causa della frattura del perone della gamba destra gioca solo 3 partite segnando un gol. Nel luglio del 2005 scende in serie B e firma, a parametro zero, per l’Atalanta guidandola alla promozione in serie A grazie ai suoi 15 gol in 35 partite, uno dei quali contro il Bologna a Bergamo durante la gara di andata. Nella stagione successiva, in Serie A, colleziona 29 presenze e 6 gol ma, a causa del mancato rinnovo del contratto, viene messo ai margini della squadra durante il finale di stagione. Il 20 giugno 2007 firma per il Torino dove colleziona 21 presenze e 4 gol durante la prima stagione e, durante la seconda, 14 presenze, 2 gol fatti e uno subito perché, dopo l’espulsione di Sereni in occasione dell’incontro casalingo perso contro la Lazio i granata si trovano senza sostituzioni e lui è costretto ad infilarsi i guanti da portiere e ad andare in porta subendo, su rigore, un gol da Zarate. A fine campionato il Torino retrocede in serie B e lui, con il contratto in scadenza non rinnovato, firma per il Novara in Lega Pro Prima Divisione. Debutta il 9 novembre 2009 nella partita contro il Lecco entrando nel secondo tempo e segna il suo primo gol nell’incontro pareggiato contro il Como il 17 gennaio 2010. Il 25 aprile, contro la Cremonese, segna una fondamentale doppietta che pareggia l’incontro e consegna al Novara la matematica promozione in Serie B. Il 27 gennaio 2011, dopo 9 partite di serie B con la maglia della squadra piemontese rescinde il contratto e, l’undici febbraio, a causa dei continui infortuni annuncia il suo ritiro dal calcio. 

Durante la sua carriera colleziona 21 presenze e 8 gol nella nazionale italiana Under 21 mentre, in quella maggiore, viene convocato senza scendere in campo solo in occasione dell’incontro del 10 ottobre 1998 contro la Svizzera. 

Nel dicembre 2011, mentre si apprestava ad iniziare una collaborazione con il canale satellitare Sky per commentare le partite del campionato di Serie B, viene coinvolto in un nuovo scandalo di calcioscommesse, tirato in ballo dalle dichiarazioni di un pentito che fa il suo nome. Squalificato inizialmente per 3 anni e 6 mesi per illecito sportivo viene assolto il 23 aprile del 2013 dal Collegio Arbitrale dei TNAS. Durante quel periodo vola a Los Angeles per aiutare sua moglie, la modella Svizzera Kartika Luyet, nella gestione della sua azienda, la “Kure Bazar” che si occupa di smalti. Nel frattempo viene contattato dal Ministro dello Sport degli Emirati Arabi come consulente allo sport nella capitale Abu Dhabi con il compito di rilanciare il calcio nel paese. Finita anche questa avventura diventa commentatore calcistico per Abu Dhabi Media, commentando gli incontri di maggiore importanza anche europei.

Erik Tohir, poco prima di diventare presidente dell’Inter il 15 novembre 2013, sorprende tutti rispondendo alla domanda sul suo giocatore preferito della storia nerazzurra con il nome Nicola Ventola riempiendo d’orgoglio il giocatore che ha dichiarato che, nel caso venisse chiamato per un ruolo nella dirigenza nerazzurra, tornerebbe anche a piedi. 

 

Lontano dal Rossoblù ha saputo dimostrare il suo valore ma, quel record sotto le due torri rimarrà una macchia indelebile nella sua carriera che difficilmente verrà eguagliato perché, se giochi sempre la davanti, prima o poi una palla ti sbatte contro per sbaglio e finisce dentro!!!

 

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