Bologna FC
Mihajlovic: ”Futuro? Non dipende solo da me. Oggi o domani parlerò con Saputo”
Questa mattina, vigilia di Genoa-Bologna, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic.
”Vorrei iniziare io. Ringrazio tutti quelli che lavorano per Bologna dietro le quinte: amministrazione, comunicazione, magazzinieri. Ringrazio anche i tifosi che sono stati splenditi tutto l’anno, sono stati un esempio anche domenica nonostante la partita molto brutta che abbiamo fatto. Ho visto poche volte nella mia carriera applaudire una squadra dopo una prestazione di questo tipo. Volevo ringraziare queste persone che ci permettono di lavorare bene”.
Che parole hai usato per spiegare che domani questa partita conta?
”Per noi dovrebbero essere tutte partite importanti, come ho detto anche ieri ai ragazzi, io non mi aspettavo partite del genere. Noi siamo arrivati a tre dalla fine con 43 punti, volevamo raccogliere quanto seminato, ed è stato merito dei ragazzi. Volevamo fare il record dei punti, con il Sassuolo la squadra ha spento l’interruttore, poi a riaccenderlo è difficile e non lo possono fare tutti. Per uno come me vedere la squadra che molla è la cosa peggiore che può accadere, io cerco di trasmettere il mio calcio e nella vita non bisogna mai mollare. Per domani dobbiamo trovare motivazioni, e ognuno di loro deve trovarle dentro loro stessi. Domani non sarà facile, loro sono retrocessi ma conosco l’ambiente genoano, e loro faranno di tutto per dare un’ultima soddisfazione ai tifosi. Dobbiamo giocare come fatto fino a due settimane fa, poi si può anche perdere ma c’è modo e modo per farlo”.
Ti è venuta l’idea di mettere la stessa squadra di domenica?
”Undici saremo in campo, poi non so se saranno gli stessi. E’ l’ultima partita, il segnale loro lo hanno dato, a volte positivo a volte negativo. Vedo anche dalle altre parti che succedono cose simili, non so cosa entra nella testa. L’importante è andare in campo e metterci l’atteggiamento giusto. Questo ti fa capire giusto. Non dovrebbe accadere, vista anche la situazione particolare e le cose accadute”.
Domani ci sarà spazio per qualche giovane?
”Io ho sempre cercato di dare spazio ai giovani, noi aggregheremo i quattro giocatori che si sono allenati con noi: Urbanski, Stivanello, Raimondo e Amey. L’idea è di aggregarli per l’anno prossimo, vedremo se e quanto avranno spazio”.
Quali sono i punti positivi da cui ripartire l’anno prossimo?
”Identità, il fattore atteggiamento, intensità e concentrazione. Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Avendo in squadra tanti giovani ci sono dei rischi, e quindi quando cadi poi ci metti più tempo per rialzarti, spesso ci sono errori e si perdono punti. Avere così tante nazionalità diverse non è facile, l’inserimento e la crescita dei giovani è stata positiva, grazie alla nostra identità e ai giocatori più esperti. Aebischer e Kasius ne sono un esempio, ci hanno messo meno del previsto per integrarsi e hanno giocato anche da titolari e questo è grazie all’identità e all’aiuto dello staff e dei più esperti. Per esempio Theate che è venuto dal campionato belga oggi gioca titolare ed è in nazionale, lo stesso si può dire per Schouten, Svanberg, Hickey”.
Che voto dareste alla stagione?
”Si poteva fare meglio o peggio, dipende dai punti di vista. Noi non abbiamo mai lottato per non retrocedere, però non abbiamo raggiunto il decimo posto. Ci siamo fatti male da soli, ci sono diversi obiettivi. Uno di questi è valorizzare i giovani. Sarebbe bello far crescere i giovani e raggiungere anche gli obiettivi ma non sempre è possibile”.
Hai parlato con Saputo? Ti vedi su questa panchina al cento per cento?
”Parleremo oggi o domani, ci si parla e si fanno i conti. Niente è certo nella vita. Ho già espresso quello che penso, le cose si fanno in due. Voglio essere giudicato solo dal punto di vista tecnico, sono sereno e ho la coscienza pulita. Ciò che succederà non dipende solo da me, io so cosa voglio fare ma le cose si fanno in due”.
Sull’interesse di alcune big su Arnautovic.
”Non è una cosa che dipende da me, io posso dare il mio parere ma è la società che decide. Se arrivano dei soldi è anche giusto vendere. Non lo so se c’è questo interesse, ha fatto 14 gol e ha fatto bene. E’ un giocatore importante per noi”.
Sulla lotta scudetto
”Ci sono sempre state 3 squadre per lo scudetto: Inter, che è la più forte, il Milan che è quella più continua e il Napoli che ha più fantasia. Mi sarebbe piaciuto che vincesse il Napoli, per la sua gente. Tra Milan e inter non ho preferenze, chiunque vinca lo avrà meritato. Il Milan non ha una partita facile, ha il peggior avversario con un grande potenziale offensivo ma che concede anche. Penso che l’Inter andrà a vincere. Il Napoli con la sua fantasia ha avuto alti e bassi.
Il giocatore che mi ha impressionato di più? Perisic ma dico anche Leao, oltre a Brozovic”.
Può succedere un altro 2000?
”Nel calcio può succedere di tutto, ma è bello anche per quello. In una partita secca in cui ti giochi tutto può succedere di tutto.
Sono curioso di vedere anche la Salernitana”.
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