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Mihajlovic: ”Io sono il primo e unico responsabile. Dico grazie a Sabatini”

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Questa mattina ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, alla vigilia della partita contro la Lazio.
Con lui anche Roberto Soriano e Lorenzo De Silvestri.

Per tutti e tre settimana non banale, una vostra ottica.
Sinisa: ”Ci dispiace per Walter che è andato via, con lui avevo un grande rapporto. Era una persona dentro questa società una persona importante per me, mi divertivo con lui, ci vogliamo bene, ma non entro del merito di quello che è successo. Il ritiro non era punitivo, noi dovevamo ritrovare concentrazione, quella che è mancata a Empoli. Ho parlato di atteggiamento, intensità e concentrazione, non basta pensare di essere più forti per vincere, se manca uno di questi fattori succede come a Empoli, se invece li mettiamo abbiamo molte possibilità di vincere. Dobbiamo lavorare sui fattori controllabili. Il nostro atteggiamento non dipende dall’avversario, ma da noi stessi. Se metti in campo questi fattori puoi anche perdere, ma nessuno potrà dirti nulla. Non sto cercando scuse, noi dobbiamo lavorare su ciò che possiamo controllare, anche questo è un tipo di allenamento. Questo è solo un fattore mentale, non una cosa tecnico-tattica. Se ognuno di loro allena la concentrazione, poi tutto viene in automatico. Sono convinto che alla fine arriveremo al nostro obiettivo, potevamo e dovevamo fare di più, c’è tutto il tempo per fare le cose, per fare quello in cui crediamo. Sono sicuro che i risultati arriveranno. 
Quando arrivai qui ho trovato un ambiente senza fiducia, ma ho accettato perché ero sicuro di potercela fare, e abbiamo fatto un qualcosa che all’inizio sembrava impossibile. L’obiettivo è alla nostra portata, ci vuole solo calma ed equilibrio, andando avanti partita per partita”.
De Silvestri: ”Ci tengo a salutare Sabatini. Sul ritiro dico che dipende come ognuno lo gestisce, c’è chi lo vive meglio e chi peggio, io devo aiutare chi lo gestisce peggio. Di Empoli non parlo, domani c’è una partita importante, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, a parte due gare abbiamo sempre fatto delle ottime partite. Il gruppo sta crescendo, pensiamo a domani”.
Soriano: ”Vogliamo bene a Walter, è un uomo di calcio. Il ritiro dipende uno come lo gestisce, abbiamo visto la partita fatta contro l’Empoli, dobbiamo fare meglio. Io in primis faccio autocritica, mi aspettavo qualcosa in più da questo mio inizio, devo essere più decisivo, voglio dare di più. Domani c’è la Lazio, squadra forte, ma anche noi ci arriviamo bene”.

C’è la possibilità di cambiare modulo per domani?
”Non c’è un modulo per vincere le partite. Faremo qualche piccolo cambio, dal momento che giochiamo contro una delle più forti. Ma non è il modulo che conta”.

A De Silvestri. Hai capito il perché dell’addio di Sabatini?
”E’ una questione societaria, come vanno via giocatori e allenatori, accade anche in dirigenza. Il Bologna è la cosa più importante che c’è”.

A Soriano. Come cambia la tua posizione in campo da quando c’è Arnautovic?
”La mia posizione non è molto diversa dall’anno scorso, ho avuto anche occasioni per fare gol, ma quello che ho detto prima è che devo tornare a essere decisivo come l’anno scorso. Quando siamo nella nostra metà campo abbiamo cambiato modo di difendere, in quel caso mi interessa solo di aiutare la squadra, io devo tornare il Roberto dell’anno scorso”.
Sinisa: ”Dipende solo se la squadra avversaria gioca con vertice alto o vertice basso”.

A Sinisa. L’uscita di scena di Sabatini qualcosa cambia, non va via una figura secondaria.
”Noi abbiamo una percezione diversa da voi, essendo noi all’interno. Più di quanto detto a livello personale, non ho altro da dire. A tutti dispiace, ma questo è il calcio. Sono cose societarie, io devo pensare alla squadra, è una cosa ormai passata. Il mio compito è quello dell’allenatore”.

Hai attorno dei ragazzi seri. Io credo che erano messi in campo male a Empoli. Come hai visto il presidente alla cena?
”Quando la squadra perde è sempre colpa mia, io non so domani quanta gente verrà. Chiedo di non fischiare i miei giocatori, e il pubblico bolognese capisce sempre di calcio ed è civile, poi a fine partita se non sono contenti possono fischiare, ma è me che devono fischiare. Il primo e unico responsabile sono io.  A Saputo ho detto che crediamo che raggiungeremo il nostro obiettivo, se qualcuno pensava che sarebbe stato facile, significa che vive nelle favole. Bisogna avere la forza di rialzarsi, in campo come nella vita. Sappiamo quali sono le difficoltà, non cerco alibi. Basta stare sereni, senza farsi influenzare da giudizi esterni. Saputo non ha mai messo in discussione nulla, era solo deluso ed arrabbiato, ma come tutti noi, perché non è che ce ne freghiamo, questo deve essere un insegnamento, ma è da questo che si deve crescere”.

E’ stata la settimana tua più difficile?
”Io quando perdo non leggo i giornali, quando vinco ogni tanto si. Se perdo come a Empoli non leggo mai, quando pareggio dipende”

Theate dall’inizio? E Soumaoro?
”Tutti quelli che sono disponibili possono giocare. Dijks ha la febbre, ma è comunque negativo. Non ci sono Schouten e Kingsley, hanno qualche problemino Sansone e Skov Olsen, vediamo come va la gara”.

Sulla Lazio. Sei stato vicino ad andarci?
”E’ un’ottima squadra, anche in Europa ha fatto bene. domani sarà una partita diversa, hanno ottimi giocatori, non so se recupera Immobile, ma hanno due esterni di gamba, sanno difendere e attaccare, sarà un bel banco di prova, l’abbiamo preparata bene, sarà dura anche per loro se mettiamo in campo i nostri fattori principali. Sono fiducioso”.

A De Silvestri. Cosa teme della squadra di Sarri?
”Io ho sempre definito la Lazio una mamma calcistica, la ricordo con piacere, ma adesso penso solo al Bologna”.

Cosa ti da più fastidio delle squadre di Sarri?
”Io andai a vedere alcuni suoi allenamenti, lui quasi non ci credeva. Io lo conosco bene, è bravo e fa sempre giocare bene le sue squadre, con l’Empoli ha fatto bene anche se non aveva una squadra fortissima. Tuttavia, ci sono anche punti deboli, ci adattiamo fino a un certo punto, anche loro dovranno stare molto attenti. Decide la qualità, ma non solo, serve anche orgoglio”.

A De Silvestri. Sei l’uomo con più esperienza insieme a Soriano, come sta andando?
”Ci sono vari leader in questa squadra, questa è una cosa positiva. Anche i giovani stanno acquisendo esperienza, è un gruppo che si trova molto bene insieme. Ci troviamo bene dentro e fuori dal campo, ci si sta bene insieme. Sono tutti ragazzi per bene, poi ci possono essere difficoltà, ma c’è bisogno di tutti. L’esperto deve dare l’esempio, io e Roberto siamo sempre qui per questo”.

Qual è l’obiettivo di quest’anno?
”Stare nella parte sinistra della classifica, cercando di arrivare più vicino ai primi sette”.

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