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Mihajlovic: ”Nel mondo del calcio è difficile trovare persone come Saputo. Sono certo che raggiungeremo il nostro obiettivo”

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Questa mattina, vigilia di Bologna-Spezia, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic.
Con lui anche Roberto Soriano.

La settimana più lunga da quando lei è qui. La gestione di questo momento è complicata, come ha visto la squadra?
”Cerco sempre il lato positivo io, capisco il momento negativo, ma nonostante tutto siamo a meno 5 dal nostro obiettivo stagionale, con una gara da recuperare. C’è ancora tutto il tempo possibile, però è chiaro che bisogna iniziare a fare risultato già da domani con una squadra che sta facendo bene. Dobbiamo giocare questa partita con serenità, nonostante il momento, l’ambiente è buono, c’è entusiasmo, la squadra si è allenata bene. Per arrivare al nostro obiettivo ci sono discese e salite, non è una linea retta, serve equilibrio. Dobbiamo essere fiduciosi, io ci credo e anche i miei ragazzi ci credono, così come era 3 anni fa quando sono arrivato. I conti poi li faremo alla fine. I ragazzi li vedo bene, domani si gioca e vogliamo i 3 punti”.

In questo periodo ci sono state più attenuanti o mancanze vostre?
”Dopo la Roma abbiamo affrontato 3 nostre concorrenti, e le abbiamo perse per demeriti nostri. Abbiamo vinto poi con il Sassuolo ed eravamo a sinistra, e lì ci siamo stati per tutto il girone di andata. In seguito, è arrivato il Covid, io sono convinto che se ci fossimo allenati normalmente le partite contro il Cagliari e il Verona non le avremmo mai perse. Tutte queste conseguenze del non allenarsi e non avere giocatori ci sono costate dei punti, dando comunque il massimo. Contro l’Empoli ci siamo potuti allenare bene, e abbiamo fatto un passo in avanti; contro la Lazio nel primo tempo non abbiamo mai rischiato, poi ho cambiato perché eravamo sotto, poi abbiamo perso meritatamente. Ci sono attenuanti, ma noi non abbiamo mai cercato alibi, mancano 14 partite, siamo a meno cinque dal nostro obiettivo ma dobbiamo fare bene già da domani. Sono convinto che alla fine raggiungeremo lo scopo”.

A Soriano: Cosa ti manca quest’anno?
”Mi manca il gol, quello mi sbloccherebbe un po’, mi darebbe un po’ di entusiasmo in più. Io do sempre il massimo, cerco di sacrificarmi per la squadra. Devo essere più decisivo negli ultimi metri, il gol spero che arrivi il prima possibile”.
Sinisa: ”Non gli manca nulla, l’anno scorso ha fatto benissimo. Quest’anno purtroppo non è riuscito a segnare, abbiamo cambiato, con Palacio si giocava in modo diverso, quest’anno c’è meno spazio ma lui come tutti noi deve fare di più. Lui si allena sempre bene”.

Quest’anno lei ha sempre fatto leva sul serbatoio emozionale, ha avuto momenti in cui ha avuto paura di non trovare l’entusiasmo?
”Non ho mai avuto paura di questo, non è mai mancata la fiducia in ciò che facevamo. Capisco la situazione, ci sono pianure e vette da scalare, non è sempre facile perché ti devi adattare alle diverse situazioni per trovare la soluzione migliore e in 3 anni spesso lo abbiamo fatto. Cerco di trasmettere la convinzione che ho ai miei ragazzi, ci sono momenti di difficoltà e sono certo che reagiremo”.

A Saputo non si può dire nulla per quanto investe. Quanto peserà la sua assenza domani?
”Io preferisco presidenti come Saputo, quando le cose non vanno bene io mi sento in debito sapendo che tipo di persona è. Nel mondo del calcio è difficile trovare persone come lui. Dobbiamo essere felici di avere Saputo. Allo stesso tempo dobbiamo dare di più perché lui ci tiene molto. Non è nemmeno importante la quantità del tempo, come con i figli, è molto più importante la qualità del tempo. Lui vive dall’altra parte del mondo e quando può venire viene. L’ultima volta è venuto con grandi aspettative, e tutti noi siamo delusi e arrabbiati. Vogliamo che sia sempre orgoglioso di noi. Non lo cambierei con alcun presidente del mio passato”.
Non l’ho sentito, ma non lo sento nemmeno quando le cose vanno bene. Lui è molto riservato, ma questo non è un problema.

A Soriano: Che presidente è Saputo?
”Da quando gioco a calcio è il presidente a cui voglio più bene, è una persona stupenda ed è molto umile. Ce lo vogliamo tenere stretto perché è una grande persona. Non so perché non venga domani, ma quando c’è ci parla sempre chiaro. Tante volte è meglio parlare meno”.

Possibilità di nuovo assetto?
”Si lo stiamo provando, abbiamo diverse possibilità. Il cambiamento potrebbe esserci domani o nelle prossime partite. Il cambiamento non corrisponde sempre al miglioramento. Bisogna adattarsi alle situazioni e trovare soluzioni. Come sempre ne usciremo, ne sono certo”.

Domani senza due titolari.
”Dietro abbiamo comunque 4 centrali e sono tutti affidabili. Manca Svanberg ma abbiamo preso Aebischer, che è un ragazzo di prospettiva e impara in fretta, anche se non è ancora al cento per cento. Sono sicuro che quelli che giocheranno faranno bene, visti anche gli ultimi allenamenti.
Non abbiamo Messi o Ronaldo, quindi tutti possono andare in panchina”.

A Soriano: Come ti senti nel ruolo di mediano?
”L’ho fatto alcune volte il mediano, non è il ruolo che preferisco, ma da quando sono qui gioco dove c’è bisogno. In alcuni ruoli mi sento più a mio agio ma conta solo il risultato finale. Faremo del nostro meglio. Domani bisogna vincere, le chiacchiere ora sono inutili, pensiamo ai fatti”.

Sugli striscioni.
”In settimana sono venuti alcuni tifosi a parlare. C’è una parte di tifoseria che è arrabbiata, ma anche noi lo siamo. C’è poi chi invece la pensa diversamente, per me hanno ragione entrambi. Oggi come oggi serve sostegno, poi alla fine faremo i conti. Come ho spiegato prima il calcio è fatto di alti e bassi. I tifosi ci hanno sempre sostenuto, poi a fine partita ci sta che se sono delusi si arrabbino. Quando eravamo in situazioni poco felici i nostri tifosi sono sempre stati perfetti, è giusto che esprimano il loro pensiero. Dipende solo da noi”.

A Soriano: Com’è gestire da capitano un gruppo fatto da giovani?
”Abbiamo tanti giovani e tanti stranieri, mi devo far capire in più lingue, ci dividiamo il compito. Nei periodi dove le cose non vanno bene noi esperti dobbiamo essere da esempio. Dobbiamo fargli capire che con l’ansia e la paura non si va avanti. Serve entusiasmo, la nostra forza è sempre stato il gruppo, noi siamo un bellissimo gruppo”.

La Primavera sta andando bene, pensa di prendere qualche ragazzo con sé?
”No, ma quando c’è bisogno sicuramente lo farò. Stanno facendo bene, si sono rinforzati. Ho alcuni acciaccati davanti, quindi forse posso pensare a Raimondo”.

Quanto è importante la presenza dei tifosi?
”Loro ci sono sempre stati accanto, loro sono venuti anche nei momenti più felici, penso sia una motivazione in più per fare bene. Loro sono sempre i benvenuti, anche quando vogliono contestare”.

Sulla tensione in Ucraina.
”Sono cose molto più grandi di tutti noi. Ci vorrebbe molto più tempo per parlarne, sicuramente le immagini fanno un brutto effetto a tutti. All’inizio si parla sempre di quello, poi si lascia andare, ma una cosa così grave non deve mai passare in secondo piano, è successo anche nel mio caso. Anche se non se parla, le cose non cambiano. In guerra non c’è alcun vincitore, il colore è il rosso del sangue della gente innocente. Se uno vive ciò che ho vissuto io non gli verrebbe mai in mente di pensare a una cosa del genere. Speriamo che alla fine si trovi un accordo”.

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