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Mihajlović: “Siamo stati distratti, ma bravi a recuperare due volte. Juve? Ce la giocheremo”

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Sinisa Mihajlovic ha commentato così il pareggio contro l’Hellas Verona: “E’ stata una partita equilibrata, difficile. Fisicamente potevamo farcela, ma di testa eravamo distratti. Sono le partite di fine campionato in cui non vuoi perdere, abbiamo recuperato due volte ma non abbiamo fatto la partita che volevamo, per questioni mentali non fisiche. Loro hanno fatto la miglior partita degli ultimi due mesi. Alla fine penso che il risultato sia giusto, è stata una partita di fine stagione. A Ravaglia dicevo prima di guardare e avere le idee chiare su cosa fare. Quando gli arriva la palla, la stoppa, ed è già tardi: gli dicevo di guardare tutto il campo per capire cosa succedeva e che un uomo era sempre libero. Non era facile comunque, è alla sua quarta in Serie A. Il migliore di chi ha esordito? E’ presto per dirlo. Il polacco Urbanski è tipo Pjanic, ha tempi di gioco e vuole sempre la palla, anche se è meno strutturato. Amey è forte e ha personalità, gioca con entrambi i piedi. Raimondo ha buoni movimenti e deve crescere, ma è ben strutturato. Se non si montano la testa e continuano a lavorare hanno un bel futuro. Sono bravissimi ragazzi, si comportano bene, sono timidi e gentili, ma non in campo e gli fa onore. Sono sicuro avranno un grande futuro. Vignato? Quando uno ha qualità e la testa giusta può giocare ovunque. L’ho messo mediano, interno, esterno, trequartista, a tutta fascia, è un ragazzo meraviglioso. Parla poco, è introverso, ma ha tutte le carte in regola per diventare grandissimo. Si vede che la famiglia gli è stato dietro, non è viziato, è gentile e ha personalità, senza paura. Deve difendere da italiano e attaccare da brasiliano e lo sta facendo, può prendere le cose migliori dalle due nazionalità. Migliorerà ancora, sono molto contento di lui. Con la Juve sono sicuro ci manderanno un arbitro come si deve, visto che abbiamo avuto solo esordienti e hanno fatto un po’ di danni. Metteranno un arbitro giusto, da Valeri, Giacomelli. Poi la partita si giocherà, sulla carta non c’è partita, ma noi ce la giocheremo. Anche per Milan-Cagliari non c’era partita, ed è finita 0-0. Il calcio è bello perchè ogni partita non si sa come finisce. Puntare all’Europa? Anche allo scudetto. Perché il Bologna non dovrebbe? Magari tra tre, cinque o dieci anni si potrebbe puntare allo scudetto. Io lo auguro al Bologna, poi se ci sarò io in panchina ancora meglio. Tornare al Bentegodi mi ha emozionato. Sicuramente quando sono sceso in campo nel tunnel mi sono tornate le emozioni, ho avuto la commozione. Vedendo quella scala che saliva sopra, che quasi due anni fa mi sembrava infinita, oggi l’ho superata bene e anche l’area tecnica mi sembrava più piccola. Ora sto meglio di due anni fa. Sto bene, ho avuto emozioni, anche in albergo, allo stadio. Avevo un po’ le lacrimucce ma non le facevo vedere. Se torno indietro a due anni fa e penso ad oggi, ho totalmente recuperato e sto meglio di prima, sono molto contento. Il risultato è sempre un pareggio, non è cambiato niente (ride, ndr). Io nonno? Questa cosa inizia a darmi fastidio perché tutti mi prendono in giro. Sono contento, ho una figlia meravigliosa e un genero a cui voglio bene come un figlio. Si amano e per un padre e la cosa importante è quella. Da nonno mi immagino quando lo porterò in giro e mi chiederanno se è mio figlio”. 

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