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Mondo Primavera – La nuova sfida dei baby rossoblu – 22 agosto

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Archiviato il Torneo di Vignola a seguito della sconfitta per 1-0 inferta dal Parma, per la Primavera rossoblu è finalmente tempo di campionato. Il count-down volge ormai al termine e a soli tre giorni dall’esordio ci si interroga sulle ambizioni e sulle reali potenzialità di una squadra che durante l’estate è cambiata moltissimo, a cominciare dall’allenatore.

Riuscirà la nuova banda Colucci a mettere in cascina qualcosa di più dei trentanove punti che valsero al Bologna della passata stagione la settima piazza del Gruppo B? Il piazzamento a metà classifica costò i play-off alla squadra guidata da mister Francesco Baldini, che chiuse la regular season alle spalle non solo delle corazzate Atalanta e Inter e di squadre decisamente alla portata come Milan e Chievo, ma dietro anche a compagini tutt’altro che irresistibili quali Cesena e Varese.

 

Una stagione non proprio positiva, se ci si limita ai risultati.

Eppure il Bologna targato 2012-2013 le carte in regola per arrivare fino in fondo ce le aveva eccome, a cominciare da quella più vincente di tutte: un organico che poco o nulla aveva da invidiare alle dirette concorrenti.

Quante altre squadre a livello giovanile potevano vantare il lusso di scendere in campo con una formazione-tipo che prevedeva Stojanovic o Lombardi tra i pali, Maini, Lorenzini e Ferrari a puntellare la difesa, Palomeque inarrestabile tornante, Pescatore, Marchesi e Montorsi pronti a cantare e, all’occorrenza, a portare la croce in mezzo al campo e Benatti, Capello e Veratti in avanti, vero e proprio spauracchio delle difese avversarie grazie ad un inedito mix di velocità, classe e potenza?

Senza contare l’indubbio valore di quei giovani, qualcuno vera e propria riserva di lusso, che fino ad ora hanno visto il campo con minore frequenza degli ex “titolarissimi”, ma che sono ormai pronti a vivere una stagione da sicuri protagonisti.

 

Risulta lampante come i numeri non abbiano rispecchiato le reali potenzialità di un Bologna grande con le grandi ma balbettante e a tratti irriconoscibile con le piccole. Alcuni esempi? Il doppio pari negli incroci con il Brescia, le X rimediate nel mese di marzo contro Modena e Cittadella e, soprattutto, il duplice k.o. col Cesena nonché l’impronosticabile débacle di Verona alla terzultima giornata. Troppi punti persi per strada, troppi match non chiusi contro formazioni certamente meno quotate. E parliamo degli stessi ragazzi capaci di annichilire Chievo e Milan e che, nonostante le sconfitte, sono sempre usciti a testa alta dalle battaglie contro le attrezzatissime Inter e Atalanta.

Dei titolari dell’anno scorso sono rimasti in pochi. C’è chi è andato a “farsi le ossa” in Lega Pro, chi, come Ferrari, sta provando a convincere Pioli in ottica Prima Squadra e chi ha ricevuto la classica offerta impossibile da rifiutare, vedi Capello.

L’emorragia di talenti, tendenzialmente fisiologica per questioni anagrafiche, è il primo scoglio che, ne siamo certi, Colucci supererà grazie all’apporto di nuova linfa rappresentata dagli ex Allievi Nazionali, tra cui il classe ’96 Marco Vitellaro, straripante esterno mancino per il quale già da tempo si sprecano elogi a Bologna e non solo. Occhio poi alla nutrita schiera dei ’95, cui spetterà l’onore e l’onere di raccogliere l’eredità di Veratti e soci. A parte l’immenso Maini, che non è più una sorpresa, sono attesi al definitivo salto di qualità potenziali stelline tra cui l’affidabilissimo estremo difensore Malagoli, il “baby Morleo” Minelli, gli stopper Lorenzini e Dall’Osso, i centrocampisti di qualità Malo e Ciarlariello e Lorenzo Melli, ala destra tutta verve e tecnica che riporta alla memoria il primo David Beckham.

A mister Colucci l’arduo compito, già efficacemente intrapreso da Baldini, di trasformare queste giovani promesse in calciatori pronti a salire su palcoscenici ben più importanti.

 

Ma per l’ex allenatore degli Allievi lo scoglio immediato si chiama Sassuolo, che il Bologna affronterà sabato al C.S. Cavina di Borgo Panigale in occasione della prima giornata di campionato.

Nella scorsa stagione i neroverdi di Paolo Mandelli diedero vita con i nostri ad un pirotecnico 3-3 nel match di andata per poi cadere, al ritorno, sotto i colpi di Marchesi, Tonelli e dei soliti Capello e Veratti.

Iniziare la stagione con il piede giusto sarebbe fondamentale, così come fondamentale sarà evitare spiacevoli scivoloni da scontare inevitabilmente a fine stagione, quando ogni punto perso avrà il peso di un macigno. E se è vero che l’esperienza insegna…

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