Motta, la preziosa guida verso il successo del Bologna (Resto del Carlino)

La stagione giocata dal Bologna quest’anno è stata semplicemente fantastica. Sotto la guida di Motta, i rossoblù stanno splendendo e oramai la Champions League sembra non essere neanche più un sogno, ma un obiettivo raggiunto, anche se  non sia ancora matematicamente certo. Il flusso positivo però, sembrerebbe proprio portare proprio verso la direzione di questo eclatante risultato.

Thiago è stato ed è fondamentale per il Bologna e il suo successo, non si può negare. È proprio grazie a lui se si stanno raggiungendo questi importnati risultati. I ragazzi rossoblù, sotto la guida del mister, stanno tirando fuori il massimo delle loro potenzialità, dimostrando il loro valore e portando la squadra a ripetuti successi.

I tifosi sono in estasi di fronte a questa esplosione di vittorie e di talento.

Ieri, allo stadio Maradona a Napoli, i 2000 tifosi scalpitavano, entusiasti e hanno continuato con i cori di incitamento anche a stadio vuoto, mentre Motta incontrava i giornalisti. Di fronte a chi gli ha chiesto delle sue scelte sempre sorprendenti, il mister replica con un semplice: «Le mie scelte dipendono solo da quello che vedo in settimana. E per quello che avevo visto non c’era nessun dubbio che gli undici che ho scelto meritassero di iniziare la partita».

Il mister è amato a Bologna, ma non solo. Ha dimostrato che, con una leadership di ruolo riconosciuta, si possono raggiungere obiettivi più che importanti.

I giornalisti lo hanno acclamato quando è entrato in sala stampa post match contro il Napoli.

Il ruolo di Motta è sicuramente stato decisivo per il successo del Bologna: è riuscito ad esaltare le qualità dei suoi giocatori, che lo hanno seguito e non sono stati da meno. Una squadra di ragazzi talentuosi che hanno accolto le indicazioni e consigli del mister e del suo staff, spronati e uniti nel desiderio di un riscatto.

Ravaglia e Skorupski sono i portieri, che spesso rimangono nell’ombra, ma in realtà hanno dato un contributo essenziale in questo campionato e anche in questa partita. La sfida tra i due è stata costante, ma il mister, che apprezza entrambi, ha scelto in base alle sue logiche insondabili, ma sempre vincenti. “Abbiamo due grandissimi portieri” dice in conferenza stampa “ma oggi meritava di giocare Federico. Non dimentico certo che Lukasz ha fatto parate importanti nell’ultima partita”. Ricorda anche un episodio divertente, con Skorupski che non gli parla per un mese, dopo che gli è toccata la panchina.

Thiago guarda sempre alla squadra, al gruppo, che si comporta alla fine come una famiglia: “I miei giocatori li considero e li tratto come tratto le mie figlie: cerco di aiutarli, ma soprattutto nei miei comportamenti con loro cerco di non sbagliare mai”. C’è un’unione profonda, oltre che impegno e dedizione. E alla fine esultano tutti, ma proprio tutti, anche chi è rimasto in panchina e non è stato il prescelto nel ballottaggio.

Thiago è anche maestro di fairplay: non guarda al risultato dell’Atalanta, pensa solo al bel calcio, non ci pensa neanche a “gufare”. “Tifo perché Atalanta-Roma sia una bellissima partita e che vinca il migliore, per il bene del nostro calcio”, dice.

Con il successo crescente, continua la spinosa domanda e il forte dubbio: Motta rimarrà con il Bologna? Il mister decide come sempre di non sbilanciarsi e si mostra imparziale. Non vuole esprimersi a riguardo, ma una cosa è certa, sta pensando alle prossime sfide e obiettivi da raggiungere. Questo atteggiamento suscita speranza nei tifosi, che ormai vedono in Thiago una guida eccellente, quasi inimitabile.

Quello che conta, a questo punto, è l’unione e la profonda solidarietà che sta travolgendo il Bologna. Intanto resta un incredibile terzo posto, non definitivo, ma intanto è lì a splendere.

Fonte: Resto del Carlino, Massimo Vitali

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