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Napoli-Bologna 3-0: un’amara sconfitta

Napoli-Bologna si conclude con un amaro 3 a 0 per i partenopei. Niente da fare per la squadra di Italiano al Maradona.

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Ravaglia
Ravaglia (© Damiano Fiorentini)

Questa sera, il Bologna di Vincenzo Italiano scende in campo al “Maradona” per affrontare il Napoli nella seconda giornata di Serie A. Dopo un debutto in campionato che ha visto i rossoblù pareggiare in casa contro l’Udinese, la squadra emiliana è chiamata a un impegno più complesso contro i partenopei di Antonio Conte. Il Bologna cerca conferme e punti preziosi in una trasferta difficile, consapevole che sarà necessario mettere in campo una prestazione di alto livello per strappare un risultato positivo.

Per questa sfida, Italiano ha optato per un 4-3-3 con Skorupski tra i pali, una difesa composta da Posch, Beukema, Erlic e Lykogiannis, mentre in mediana agiranno Aebischer, Freuler e Moro. In attacco, il tridente sarà formato da Orsolini, Castro e Ndoye, con l’obiettivo di mettere in difficoltà la retroguardia partenopea e cercare di capitalizzare le occasioni che si presenteranno.

Dall’altra parte il Napoli è schierato con un 3-4-2-1: Meret tra i pali, difesa a tre con Di Lorenzo, Rrhamani e Buongiorno. A centrocampo, spazio a Olivera, Anguissa, Lobotka e Mazzocchi, mentre Politano e Kvaratskhelia agiranno dietro l’unica punta Raspadori.

Primo tempo – Il Bologna mantiene l’equilibrio fino al 46′: sigla il capitano del Napoli

si parte al Maradona. Dopo neanche un minuto arriva il primo squillo da parte del Napoli che spaventa la porta di Skorupski. Il Napoli parte subito forte, mettendo pressione al Bologna con un atteggiamento molto aggressivo nei primi minuti di gioco. I partenopei continuano a spingere, creando una buona occasione con Raspadori: servito al limite dell’area, prova la conclusione di prima, ma il tiro risulta debole e non crea problemi a Skorupski, che blocca senza difficoltà.

Poco dopo, su punizione dalla trequarti, Raspadori apre per Politano, il quale tenta un cross in area, ma ancora una volta Skorupski è attento e neutralizza l’azione. All’undicesimo minuto, la partita viene momentaneamente sospesa a causa di un infortunio su Dan Ndoye. Il giocatore rossoblù rimane a terra dopo un contrasto, richiedendo l’intervento dello staff medico: al dodicesimo riprende la gara. Dopo qualche minuto arriva il primo cambio per il Bologna, causato dall’infortunio di Martin Erlic: Italiano sostituisce l’ex Sassuolo con Jhon Lucumi.

Alla mezz’ora il Bologna guadagna un calcio d’angolo, grazie a un intervento difensivo di Di Lorenzo, che devia il pallone oltre la linea di fondo. Subito dopo il calcio d’angolo, grande occasione per il Bologna. Ndoye serve un passaggio per Castro, che si trova a tu per tu con Meret, ma l’attaccante calcia addosso al portiere partenopeo, sprecando una buona opportunità per portare i rossoblù in vantaggio.

Mano a mano che ci si avvicina alla fine di questo primo tempo il Napoli, dopo un avvio brillante, sembra aver rallentato il ritmo, permettendo al Bologna di prendere il controllo del gioco negli ultimi minuti. I rossoblù stanno guadagnando fiducia, gestendo il possesso palla e creando qualche pericolo per la difesa di Antonio Conte. I biancocelesti cercano di ritrovare la profondità e ci riescono proprio alla fine del primo tempo: la prima rete della stagione per il Napoli, la prima con Conte in panchina. È Di Lorenzo ad aprirla al minuto 46. Per il Bologna deve arrivare la reazione decisiva. Finisce così il primo tempo.

Secondo tempo – Un Bologna che non fa paura, ma non perde la solidità

Riparte il secondo tempo senza sostituzioni. Dopo un paio di minuti ecco la prima ammonizione rossoblù: è giallo per Lucumì. Ma per l’arbitro non basta e ne arriva una seconda, stavolta per Stefan Posch. Una serie di azioni che possono testimoniare la pressione che sta esercitando la squadra rossoblù sul Napoli. Il Bologna continua a mantenere il possesso palla per un lungo tratto, ma alla fine commette un errore che innesca il contropiede del Napoli. Politano si porta al limite dell’area, rientra sul suo sinistro e prova la conclusione. Il tiro, però, viene deviato dalla difesa rossoblù e termina in calcio d’angolo.

Dopo circa dieci minuti, ecco due cambi per i rossoblù: Karlsson sostituisce Ndoye, mentre Odgaard prende il posto di Orsolini. Mister Italiano cerca nuove energie per la sua squadra, puntando su questi innesti per dare una scossa all’attacco. Ci sono cambi anche in difesa: Miranda subentra al posto di Lykogiannis. Poco dopo il suo ingresso, lo spagnolo tenta la conclusione dalla distanza, ma il tiro è centrale e Meret blocca senza problemi.

Vediamo un Bologna organizzato, ma non abbastanza pericoloso, una mancanza che lascia spazio alla ripartenza del Napoli: al minuto 75 arriva il 2 a 0 siglato da Kvaratskhelia. Un gol che ha in sé la deviazione di Beukema, un dettaglio che ha reso più difficile la protezione della porta di Skorupski. Al minuto 80, il Bologna effettua quindi una nuova sostituzione: Fabbian entra al posto di Aebischer. Subito dopo, Posch mette un ottimo cross in area, Fabbian tenta di colpire di testa, ma la sua deviazione finisce sul lato della porta, lasciando andare un’importante opportunità per i rossoblù.

Siamo quasi alla fine, sono 6 i minuti di recupero. Allora si ingegna Castro, che salta Rrahmani e si porta al limite dell’area. Conclude con un tiro, ma la sfera sorvola alta sopra la traversa, sfumando un’importante occasione per il Bologna. Ma non c’è proprio niente da fare per il Bologna: arriva il terzo per i partenopei. Finisce così questa amara trasferta al Maradona

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