Nazionali Rossoblù – E’ la Spagna di Miranda a volare in finale

Lo scontro rossoblù fra Oussama El Azzouzi e Juan Miranda è terminato con la vittoria della Roja. Sarà la Spagna che si giocherà l’oro, venerdì alle 18, al Parco dei Principi, a Saint Denis, proprio contro i padroni di casa. Mentre il Marocco affronterà un’altra nazionale africana, l’Egitto, per il bronzo olimpico.

Le partite di Oussama El Azzouzi

Oussama ha fatto un importante torneo olimpico, giocando fin qui tutte le partite (nonostante un infortunio patito alla prima). I primi due matches del centrocampista marocchino (Argentina e Ucraina) sono stati giocati in posizione di mediano incontrista, in un centrocampo a due.

Poi a partire dalla terza partita contro l’Irak, Tarik Sektioui, l’allenatore della squadra africana, lo ha portato sulla linea difensiva, come centrale di difesa. Tatticamente il ruolo è differente, ma Oussama lo ha svolto in maniera ordinata e con efficacia. Sia la partita con l’Irak, sia quella con gli Stati Uniti (3 a 0 la prima, 4 a 0 la seconda) hanno segnato una buona tenuta difensiva della retroguardia marocchina. Nell’ultima partita contro la Spagna,  bene la tenuta della coppia di centrali fino al 66esimo. Poi due errori difensivi da imputare all’altro centrale Boukamir e la Spagna va in finale.

Il Torneo di Juan Miranda

Anche la Spagna del neo terzino sinistro rossoblù ha avuto, nelle qualificazione, un cammino similare  al Marocco. Due vittorie, contro Uzbekistan e Repubblica Dominicana, e una sconfitta contro l’Egitto. In questo girone Juan ha giocato titolare nelle prime due e solo contro l’Egitto è entrato al 70esimo.

Nei quarti e in semifinale l’allenatore Denia ha rimesso titolare Miranda che è stato sempre fra i migliori della sua squadra, disimpegnandosi molto bene.  In semifinale Miranda è stato sostituito da Gutierrez, al 70esimo, una volta raggiunto il pareggio.

Diventa così probabile che sul podio del Calcio olimpico, che avverrà dopo la finale di venerdì al Parco dei Principi, possano esserci due rossoblù. Sarebbe una bella storia da raccontare, per averli concessi alle loro nazionali e non averli avuto per tutto il ritiro.

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