Bologna FC
Ndoye: «Dicevano fosse impossibile, oggi gioco la Champions»
Dan Ndoye dal ritiro in Svizzera: l’attaccante rossoblù ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il suo ritiro in nazionale. Di seguito le sue parole.
Dan Ndoye dal ritiro in Svizzera: l’attaccante rossoblù ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il suo ritiro in nazionale. Di seguito le sue parole.
Un presente da protagonista
L’ala rossoblù, Dan Ndoye, ha espresso soddisfazione per il suo inizio di stagione, pur sottolineando l’importanza di sbloccare il proprio conto gol.
«Sono contento di essere a Bologna. Certo, voglio vincere le partite, è la cosa più importante, ma stiamo giocando bene. Sono sicuro che siamo sulla buona strada. A chi mi dice che manca il gol rispondo che so bene cosa manca. So che gioco bene come so che manca il gol. Per me però non è un problema, mi alleno tanto tutti i giorni per lavorare su questo aspetto e sono sicuro che il lavoro paga».
Sulla storica partita ad Anfield contro il Liverpool:
«Giocare contro una squadra di livello mondiale come il Liverpool ti permette di imparare. Nessuna partita è facile, magari ti ritrovi di fronte a difensori abituati ad affrontare ogni settimana giocatori del calibro di Leao e Osimhen. Ho dovuto adattarmi chiedendomi “Come faccio a superare questo difensore”».
Lo svizzero ha espresso il suo rammarico per non aver potuto prendere parte alle ultime convocazioni della nazionale svizzera a settembre, a causa di una lesione al bicipite femorale. Adesso Ndoye è tornato in forma e si dice pronto a dare il suo contributo alla squadra.
«È stato brutto guardare la mia nazionale da casa perché vorrei sempre giocare e vederla perdere non mi ha fatto piacere. Adesso sono tornato e spero che possiamo fare meglio vincendo le prossime partite. Sabato e martedì sarà importantissimo per noi perché non abbiamo punti. Sarà difficile perché saremo in trasferta e la Serbia è una grande squadra, ma siamo forti e possiamo fare buone cose».
Il percorso di Ndoye
Ndoye ha poi ripercorso il suo passato, riflettendo su ciò che ha dovuto affrontare per arrivare dov’è ora.
«Quando mi guardo indietro vedo alti e bassi, vittorie e sconfitte, sono orgoglioso di quello che ho fatto, tutto quello che ho passato mi ha rafforzato. Mi ricordo che a scuola mi dicevano che non sarei mai potuto diventare un giocatore professionista, io non li ascoltavo. Oggi gioco da titolare in una squadra che disputa la Champions League. È già tutto bellissimo, ma ho ancora molta strada da fare».
Ndoye, ambizioni future, nessun limite
Il giovane rossoblù ha infine espresso la sua soddisfazione per il ruolo di colonna portante conquistato nel Bologna, ma ha anche rivelato le sue ambizioni future.
«Ho deciso di restare perché la mia evoluzione al Bologna sento che non è ancora finita. Mi rendo conto di essere cambiato, ora la squadra conta tanto su di me e ne sono contento. È un ruolo che mi si addice. Comunque non mi pongo nessun limite. Oggi lavoro per arrivare un giorno in un club di livello mondiale, so di averne le capacità».
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