Bologna FC
Nella mente del Mister: Atalanta-Bologna
Non c’è tempo di pensare troppo al passato, questo anomalo finale di Serie A regala a tutte le squadre la possibilità di riscattarsi subito dalle sconfitte, anche quelle più dure. È questo il caso del Bologna e di Sinisa Mihajlovic, dopo il 5-1 subito contro il Milan a San Siro, è già il momento di ripartire.
I ragazzi di Miha sono attesi dalla difficilissima sfida al Gewiss Stadium di Bergamo, e di fronte avranno l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, terza forza del campionato e soprattutto miglior attacco del campionato con 94 reti all’attivo.
L’ATALANTA DI GASPERINI – L’Atalanta di Gasperini arriva da un pareggio a Verona, ottenuto nel rovente pomeriggio del Bentegodi. Un calo inevitabile di fronte alla rivelazione allenata da Ivan Juric, allievo di Gasperini. Un calo dovuto sia alla bravura dell’Hellas e del suo allenatore ad arginare la forza offensiva prorompente della Dea, sia ad un possibile calo fisico dovuto al caldo, situazione piuttosto influente per una squadra che gioca a ritmi altissimi.
ARGINARE LA DEA – Per tanti, se non per tutti, è stato quasi impossibile arginare la Dea, tra queste c’è stato proprio il Bologna. Era sicuramente un altro periodo, un’altra situazione fisica e atletica. Oggi i bergamaschi sembrano una macchina inarrestabile. L’obbiettivo numero uno per i rossoblù di Mihajlovic sarà quello di cercare di arginare la fonte di gioco numero uno della Dea, quel Papu Gomez, di cui ormai si fatica a capire quale sia il ruolo. L’argentino è arrivato a 16 assist in campionato, e in ogni partita gioca e parte da posizioni di campo molto diverse, ritagliandosi sempre lo spazio migliore dal quale creare pericoli a favore dei suoi compagni. Il capitano nerazzurro sarà l’uomo a cui riservare le maggiori attenzioni, magari anche con una marcatura ad personam o un controllo specifico affidato ad un sistema di coperture, impedendogli di ricevere il pallone in maniera pulita. Insieme a lui nel tridente dovrebbero esserci Luis Muriel e Zapata. Entrambi trasformati in bomber dal sistema di gioco dell’Atalanta.
L’altra maggiore arma offensiva dei bergamaschi è Robin Gosens. L’esterno mancino tedesco ha già segnato 10 reti e fornito 8 assist in questa stagione, ed è stato una spina nel fianco per tutte le squadre. Un attaccante aggiunto con fiuto del gol e dinamismo. Difficile trovare una contromossa alla bravura del teutonico nell’attaccare lo spazio lasciato libero sul lato debole del sistema difensivo, sfruttato alla perfezione dalla circolazione del pallone velocissima dell’Atalanta, che cambia fronte in pochissimi secondi, impedendo all’avversario di coprire l’ampiezza del campo.
Attenzione anche a Mario Pasalic. Il croato di recente ha segnato una tripletta al Brescia, grazie ai suoi inserimenti. Sarà compito della cerniera di mediani, probabilmente Medel e Dominguez, arginare le scorribande dell’ex Chelsea.
ATTACCARE LA DEA – Non è però una macchina perfetta questa Atalanta, infatti i bergamaschi se attaccati negli spazi lasciati liberi dalla loro verve offensiva, sono una squadra piuttosto fragile.
Lo ha dimostrato in diverse occasioni, non ultima la prima partita post-lockdown. Simone Inzaghi e la Lazio hanno preparato la partita contro l’Atalanta attaccando in particolari gli spazi lasciati dai nerazzurri alle spalle degli esterni. La possibilità di schierare Krejci dal primo minuto, insieme a giocatori come Barrow e Orsolini, sembra andare proprio in questa direzione. Soprattutto i due esterni offensivi avranno il compito di sfidare i centrali dell’Atalanta nell’1 contro 1 a campo aperto, attaccando appunto la profondità alle spalle degli esterni. Sarà dunque fondamentale per loro riuscire ad essere efficaci nel dribbling e non sbagliare le scelte nelle giocate negli spazi, ampi, lasciati dall’Atalanta.
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