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Nella mente del Mister: Bologna-Cagliari

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Non c’è tempo per riprendere fiato, la Serie A post-coronavirus è un tour de force senza sosta. Tre giorni dopo gli ottimi tre punti conquistati, meritati sul terreno di Marassi, la banda Mihajlovic non ha il tempo di rilassarsi e deve subito ributtarsi nell’atmosfera Serie. Questa volta la sfida è agli altri rossoblù, quelli isolani del Cagliari.

UN AVVERSARIO DIVERSO- Rispetto alla partita autunnale d’andata il Cagliari si presenta molto cambiato. I sardi allora erano lanciatissimi nelle primissime posizioni della classifica e in panchina sedeva Rolando Maran. Oggi il Cagliari è una diretta concorrente alla zona Europa League per il Bologna di Mihajlovic e in panchina si legge il nome di Walter Zenga. L’ex portierone azzurro e nerazzurro ha rivitalizzato il Cagliari, esordendo sulla panchina del Cagliari solo dopo lo stop dovuto al coronavirus.
Nelle ultime due partite Zenga e i suoi uomini hanno raccolto sei punti fondamentali che hanno consentito al Cagliari di riproporsi prepotentemente per l’Europa, nonostante 12 partite consecutive senza vittoria a cavallo tra gironi d’andata e ritorno.

LA TATTICA- Rispetto al Cagliari di Maran, quella di Zenga è una compagine molto diversa, a cominciare dalla disposizione in campo. Con Maran i rossoblù si disponevano costantemente con una classica difesa a 4, un centrocampo composto da 4 uomini con un trequartista piuttosto mobile e due punte. Gli interpreti sono cambiati di pochissimo, ma oggi, guidati da Zenga, si dispongono con un 3-5-2 molto lineare.
Il playmaker, factotum, sarà nuovamente il ritrovato Nainggolan, e gli aghi della bilancia del centrocampo sono le due mezzali Nandez e Rog. La mediana del Cagliari è il reparto nel quale i rossoblù isolani punteranno a vincere la partita, infatti la qualità media del centrocampo della squadra di Zenga, grazie anche e soprattutto alla presenza di Nainggolan, è straordinariamente alta. Difficile mettere in difficoltà il Cagliari in mezzo, molto più facile sfiancare e attaccare i sardi dalle fasce. Vediamo come e perché.

LE FASCE- Il 3-5-2 di Zenga presenta delle criticità sugli esterni di centrocampo e al centro della difesa. I centrali del Cagliari sono stati spesso colti in fallo soprattutto sulle marcature. Infatti, molti dei gol subiti dalla squadra sarda sono arrivati su cross da calcio piazzato o dalle fasce in cui tutti, indistintamente, i centrali rossoblù sono andati spesso in difficoltà. L’aumento da 2 a 3 centrali operato dall’ex portiere interista ha aiutato parzialmente la retroguardia nel controllo della difesa, tuttavia ha scoperto in maniera evidente le fasce difensive, togliendo agli esterni bassi in fase di non possesso la copertura dei centrocampisti che scalavano sulle fasce. Sarà insomma decisivo per il Bologna riuscire ad arrivare velocemente sugli esterni, creare 2 contro 1, contro i probabili titolari Pellegrini e Mattiello, che potrebbero essere messi in difficoltà. In particolare, arrivando velocemente sugli esterni e soprattutto sull’esterno destro, dalla parte di Orsolini, nel duello con Luca Pellegrini, l’esterno ascolano potrebbe rivelarsi una spina nel fianco per l’ex Roma. Dall’altra parte, invece, Barrow potrebbe avere il vantaggio di un miss-match atletico e fisico con Mattiello, le cui prestazioni stanno soddisfacendo la tifoseria rossoblù del Cagliari, ma che comunque fatica a reggere il ritmo partita e i contrasti fisici pesanti.

PERICOLI- Il Bologna, che continua a subire comunque reti, visto anche a Marassi nel finale di partita, dovrà fare molta attenzione alla solita coppia-gol del Cagliari: Joao Pedro e Simeone. In particolare, il brasiliano, che ha colpito due volte nella sfida d’andata alla Sardegna Arena, andrà controllato in maniera particolare. La sua stagione di grazia gli ha regalato finora 17 reti e sarà fondamentale tenerlo sott’occhio in area di rigore, zona del campo in cui quest’anno sembra implacabile.
Joao Pedro, ma non solo, anche Simeone, in rete da 3 partite consecutive, sarà un cliente scomodo per Bani e Danilo. Il Cholito in questo momento ha grande confidenza con la porta e si affatica per pressare il possesso palla difensivo avversario.
Infine, c’è Radja Nainggolan. Il belga ha mostrato di essere sempre decisivo già nella vittoria 4-2. Le sue percussioni non sono mancate nemmeno nella partita del rientro post-infortunio contro i granata. Da una di queste è arrivato anche il gol del momentaneo 3-0. Sarà dunque compito della mediana che Mihajlovic comporrà probabilmente con la coppia Schouten e Medel, insieme al trequartista Soriano, fermare le scorribande del centrocampista di proprietà dell’Inter e limitarne lo strapotere atletico e tecnico a metà campo.

Parola al rettangolo verde, cavalcando l’onda lunga di Marassi.

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