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Nella mente del Mister: Bologna-Genoa

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Ancora una volta in anticipo, ancora una volta per sognare. Dopo le ultime 3 vittorie consecutive, Il Bologna prova a ripetersi, questa volta di fronte al pubblico di casa e al patron Joey Saputo. L’ultima vittoria è giunta in una serata esaltante che ha visto la squadra di Sinisa Mihajlovic imporsi all’Olimpico contro la Roma per 3-2, risultato che peraltro non dà la misura di quanto visto nel rettangolo verde, dove i rossoblù hanno imposto alla Roma il proprio gioco.

Proprio da lì dovrà ripartire il Bologna, e dovrà imporre il proprio gioco volente o nolente questa settimana, perché al Dall’Ara arriva il Genoa di Davide Nicola. Gli altri rossoblù, quelli liguri, sono una squadra arcigna e poco propensa a scoprirsi troppo controllando la partita. Da perfetta squadra che sta lottando per non retrocedere i liguri arriveranno a Bologna col coltello tra i denti pronti a fare una partita di sacrificio.

Da non sottovalutare l’entusiasmo sia da una parte, che dall’altra. Il Bologna dovrà fare attenzione a non scoprirsi troppo andando troppo all’arrembaggio di un avversario che cercherà in ogni modo di subire il meno possibili e colpire in contropiede alla prima occasione utile, oppure cercherà la zampata decisiva abbassando i ritmi di gara, come accaduto anche in casa nell’ultima vittoriosa partita contro il Cagliari.

Mihajlovic si presenterà col solito 4-2-3-1, il capitano Poli, rientrante dopo la squalifica, accanto a Schouten. In avanti anche se con le assenze di Soriano e Sansone, ci sarà Svanberg probabilmente ad agire come trequartista, anche se queste assenze e queste modifiche unite alla presenza di Barrow comporteranno un mescolarsi della tattica.
Nicola si presenterà invece con un 3-5-2 dall’indole molto difensiva, anche viste le probabili scelte del tecnico piemontese, che sugli esterni di centrocampo si affiderà probabilmente a due difensori come Ankersen e Criscito.

Piano partita dunque ben definito con il Bologna, che di fronte al pubblico di casa, dovrà prendersi probabilmente la responsabilità di avere per lunghi tratti della partita il pallone tra i piedi alla ricerca di un pertugio nel 3-5-2 genoano, che sarà più spesso un arroccato 5-3-2.
A fare la differenza potrebbe essere ancora una volta il ritmo del palleggio rossoblù, che ha trovato nuova linfa da quando Schouten si è definitivamente ambientato nel campionato italiano, portando qualità e visione di gioco alla manovra bolognese. Dal piede del regista olandese passeranno molte delle sorti della partita del Bologna. L’ex Excelsior dovrà alzare il ritmo dell’orchestra felsinea per muovere la difesa del Genoa altrimenti molto bloccata e pronta a fare tanta densità a ridosso e all’interno dell’are di rigore, viste le caratteristiche degli esterni, ma anche dei 3 centrocampisti Behrami, Radovanovic e Sturaro, tutti noti per la loro corsa e la loro presenza soprattutto fisica. Allargando le maglie o spostando la difesa rapidamente, il Bologna dovrà cercare di evitare che ci sia troppo “traffico” centralmente per gli inserimenti di Poli e Svanberg e di subire i raddoppi sui suoi esterni offensivi in maniera sistematica.

La qualità dei singoli soprattutto sugli esterni potrebbe non essere abbastanza, perché pur superato l’uomo nell’uno contro uno sarà spesso presente un secondo e magari anche un terzo uomo a impedire le incursioni dalla fascia di Orsolini, Barrow e Palacio.

Pur non presentandosi con particolari doti in contropiede tra i singoli in formazione, il Genoa potrebbe risultare un avversario scomodo quando ripartirà, Sturaro e Behrami sono giocatori piuttosto veloci sul lungo, anche se peccano in qualità di giocata. A dare qualità alle ripartenze sarà probabilmente Goran Pandev, il macedone è reduce dal suo sesto gol in campionato ed è pronto per giocare dall’inizio per dare un aiuto consistente al Genoa. Anche Sanabria che dovrebbe affiancare il balcanico è un giocatore abile in ripartenza, tuttavia dovranno essere bravi Danilo e Bani a limitarne soprattutto le giocate di sponde finalizzate ad aprire il campo per le avanzate dei compagni.

Come al solito sarà richiesta grande attenzione perché si tratterà di avere a che fare con un avversario che cercherà di portare la partita sul proprio terreno, abbassando i ritmi, cercando di far sbattere contro il suo muro difensivo la qualità offensiva del Bologna, per poi ripartire e cercare di colpire in contropiede.

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