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Nella mente del Mister: Lazio-Bologna

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Nel weekend più surreale della Serie A, il Bologna fa visita alla Lazio davanti ai tifosi biancocelesti e quelli rossoblù, dettaglio non da poco visto che la metà delle gare si giocherà a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus. I rossoblù reduci da due partite in cui hanno raccolto solo un punto contro Genoa e Udinese, proveranno il colpaccio in casa quella che al momento, nonostante la classifica la veda ancora al secondo posto, la favorita alla vittoria finale dello Scudetto.

Mihajlovic recupera parzialmente dall’emergenza che l’aveva visto costretto a convocare 7 ragazzi della primavera per riempire la panchina, e riavrà in particolare Denswil e Schouten, squalificati contro l’Udinese, mentre rientreranno dall’infortunio due degli uomini più importanti della prima parte di stagione: Roberto Soriano e Nicola Sansone, entrambi fermati nelle ultime settimane da qualche acciacco muscolare.
Nella Lazio invece qualche defezione importante persisterà rispetto alla vincente, quanto sofferta trasferta col Genoa. Mancherà infatti ancora Francesco Acerbi, fermatosi nel pre-gara contro il Grifone e mancherà anche il capitano Lulic. Inzaghi si affiderà ad alternative che finora hanno avuto un buon rendimento: al posto del capitano giocherà ancora Jony, mentre in difesa Luiz Felipe dovrebbe scalare al centro della difesa a 3, con Patric schierato sul centro-destra, sancendo di fatto l’ennesima bocciatura per Vavro, titolare in extremis al Ferraris, e di nuovo in panchina domani. Per il resto della formazione biancoceleste, libera da competizioni europee o dalla Coppa Italia, non dovrebbero esserci novità anche perché pare essere rientrato il piccolo allarme che nelle ultime ore aveva riguardato Sergej Milinkovic-Savic.

Per il Bologna si preannuncia una sfida ostica, contro un avversario che arriva a questa sfida sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria nel big-match con l’Inter di 2 settimane fa e la vittoria con brivido in casa di un Genoa che solo una settimana prima aveva vinto 0-3 proprio al Dall’Ara. Ma poco importa, il Bologna dovrà fare attenzione alla Lazio di oggi e non delle scorse settimane, che sarà ancora una volta la squadra forte, determinata e matura degli ultimi mesi. I biancocelesti sono il secondo miglior attacco del torneo, ma anche la seconda miglior difesa (la migliore è al momento l’Inter, ma con una gara giocata in meno).
Il Bologna dovrà essere bravo a capire e adattarsi ai momenti della partita, match che sarà inevitabilmente gestito dal momento e dagli umori della squadra di Simone Inzaghi. Sarà presumibilmente una partita molto intensa sotto tutti i punti di vista e offrirà anche preziosi spunti tecnico-tattici, trovandosi davanti due formazioni di medio-alto valore.

La Lazio, come di consueto in casa, partirà fortissimo alla ricerca del solito gol che le permetta di prendere il controllo delle operazioni e attaccare consapevole che l’avversario avrà comunque più necessità di scoprirsi per giungere al pareggio. In primis il Bologna dovrà limitare Ciro Immobile, il capocannoniere del campionato si è sbloccato a Genova dopo due partite di digiuno, e vuole continuare a stupire. Il numero 17 laziale è imprevedibile, attacca l’area di rigore in maniera unica in questa stagione, riuscendo ad essere efficace sia stazionando negli ultimi 16 metri, sia gravitando attorno al perimento dell’area di rigore, che anche attaccandola in profondità, caratteristica classica del suo repertorio. Molta attenzione in questo caso alle combinazioni con Correa, compagno col quale negli spazi aperti, centralmente, è molto efficace e rapido a trovare lo spazio per arrivare in porta. In questo dovranno essere attenti e concentrati i centrali, che con l’aiuto dei due centrali dovranno limitare lo spazio per le combinazioni della coppia biancoceleste.
Non solo Correa e Immobile, centralmente la Lazio ha anche altre due frecce di altissimo livello al proprio arco: Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Lo spagnolo è un giocatore sopraffino, il cui piede può davvero mettere in porta un qualsivoglia compagno in ogni momento, sia in verticale, che con un semplice cross, anche da piazzato. L’onere di limitarne il raggio di azione sarà soprattutto di Poli e Schouten, la coppia di mediani rossoblù che presumibilmente graviterà dalle parti dell’andaluso. Non è totalmente esclusa una particolare attenzione da parte dell’olandese nei confronti di Luis Alberto, come precisa indicazione tattica di Mihajlovic. Il serbo invece andrà limitato soprattutto nella sua dominante fisicità; non di rado, infatti, la Lazio si affida al lancio lungo sull’ex Genk per sfruttare sia il suo dominio sul gioco aereo, sia la possibilità che da una palla rigiocata a terra da lui riprenda la tambureggiante manovra offensiva della Lazio. Per questo sarà utile che soprattutto Bani e Danilo diano il loro contributo sul gioco aereo essendo tra i migliori dell’intero campionato, insieme appunto al centrocampista laziale.

La Lazio tuttavia non è solo quei 3 nomi che balzano all’onore delle cronache ogni weekend. Sugli esterni, in particolare sulla destra Manuel Lazzari è un uomo fondamentale perché supporta costantemente la manovra con qualità, rapidità e abilità nel saltare l’uomo nell’uno contro uno. Spesso la sua azione e la sua costante presenza in proiezione offensiva non è concretamente testimoniata dalla statistica, quanto dalla preoccupazione che desta nell’avversario. Su di lui un Denswil in cerca di riscatto avrà parecchio da lavorare, cercando di arginarne l’influenza nella manovra biancoceleste. La sua miglior interpretazione del ruolo di terzino bloccato sarà fondamentale nell’economia generale della gara rossoblù.

Ma come si può fare male a questa Lazio così efficace e così solida? Le armi sono quelle migliori del Bologna. L’abilità dei rossoblù nello sfruttare le fasce, in particolare la fascia destra nella quale Orsolini avrà a che fare con il diligente, ma non impeccabile, Jony, e la possibilità attraverso le giocate di Palacio e uno tra Barrow e Sansone (col guineano favorito per una maglia dal 1’) di sradicare le certezze granitiche della squadra capitolina. L’assenza di Acerbi e Lulic offrono dunque due vantaggi inattesi al Bologna. Il trio inedito con Radu, Luiz Felipe e Patric non può sicuramente avere la stessa solidità di quello nel quale gioca il centrale della Nazionale, per questo l’estro e la freddezza di Palacio unita alla possibilità di interscambiarsi la posizione con Barrow, duettare con Sansone magari nell’ultimo scorcio di gara, o aprire varchi per le incursioni di Soriano potrebbero mettere in difficoltà il lato destro della difesa laziale, con Lazzari proiettato in avanti, Patric tutt’altro affidabile e Luiz Felipe, privo dei punti di riferimento di una punta classica quale non è Rodrigo Palacio. Dall’altra parte, sulla fascia destra offensiva del Bologna, Orsolini avrà a che fare con Jony, diligente quando si tratta di svolgere le mansioni fondamentali, ma che potrebbe andare in difficoltà isolato contro un avversario rapido e tecnico come Orsolini.

Tante variabili per Mihajlovic, che però con il recupero di alcune pedine fondamentali e adatte a giocare una partita contro questo tipo di avversario, può preparare una ragnatela dalla quale Lazio potrebbe anche non riuscire a districarsi. L’efficace manovra rossoblù d’altronde aveva già ben figurato all’andata quando inflisse due gol ai biancocelesti.

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