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No, non era Thiago

A giugno tutti davano il Bologna per spacciato senza Thiago Motta: ora, i rossoblu hanno provato che le ambizioni nascono dal gruppo

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Thiago Motta durante Roma-Bologna
Thiago Motta durante Roma-Bologna (© Bologna Fc 1909)

Thiago Motta è stato sollevato dal suo incarico alla Juventus dopo poco meno di una stagione. Sarebbe esagerato a dirsi un fallimento, ma sembra che l’italo-brasiliano non fosse ancora pronto, specialmente dal punto di vista dei rapporti con lo spogliatoio. Lo spogliatoio, dicono. Lo spogliatoio. Quello che a Bologna, lasciata senza neppure un saluto finale, aveva fatto la sua fortuna.

Questione di approcci

Ora, quella città da cui se ne era andato più di 9 mesi or sono, sorride sotto i baffi alla notizia, ripensando alla “pugnalata” del suo addio. Ma è un errore, non si dovrebbe. Bisognerebbe saper apprezzare come abbia dato origine al ciclo attuale costruendo l’ambiente ed iniziando un lavoro magico, inimmaginabile. Talmente perfetto da sembrare irripetibile. Tant’è che, citando Cremonini, a giugno il mister ha “abbandonato un minore“. Un minore che nutriva quasi una venerazione mistica verso la sua figura, apparentemente il collante di Casteldebole. Eppure, così come per Zirkzee e Calafiori, qui il lavoro è continuato. Senza piangersi addosso e al contempo con la gratitudine al passato che, anche oggi, dovremmo conservare. Perché il dispiacere per il finale è comprensibile, ma la storia del Bologna, volente o nolente, avrà sempre una pagina dedicata a Motta. E noi non dobbiamo dimenticare. Disprezziamo la damnatio memoriae degli antichi romani: ora dimostriamoci migliori di chi abbiamo alle spalle, per creare un futuro radioso con dei sani principi. Dirigenza docet.

Da Thiago a Vincenzo

Dirigenza docet, dicevamo. Saputo, i suoi uomini e la squadra in campo, anche se è una pura conseguenza, stanno ottenendo ottimi risultati per la creazione di un ambiente sereno, dove è più facile dare il meglio per tutti. I valori sono sani, non c’è un protagonista assoluto ma la scena è condivisa tra tutti. Lo si evince dalle dichiarazioni in merito ma anche da come si pongono, indirettamente, i giocatori davanti al microfono. Si pensa al noi, la qualità dell’io è semplicemente il risultato più ovvio.

Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)

Proprio questo nucleo ha permesso al gruppo di sopravvivere a degli addii traumatici e di ricostruire. Per molti, con un mercato di livello inferiore. Ma il dato di fatto è che, se il sistema è vincente, non servono stelle ma delle rotelle che sappiano inserirsi nei meccanismi. Non c’è spazio per gli egocentrismi, e come processo non è affatto scontato. Ma se funziona, e funziona, un motivo c’è.

Tempo al tempo

La vera differenza tra Torino e Bologna è dunque l’ambiente. Non solo in campo, ma anche tra i tifosi. Quella rossoblu è una tifoseria che “vive” la squadra, lo ha sempre fatto, anche quando le cose non andavano troppo bene. A Torino questa calma, questa visceralità, al di là del risultato, non c’è. Alla Continassa, come diceva Boniperti, “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“.
Thiago è partito troppo presto, almeno questa impressione iniziale era corretta. Ma non per i rossoblu, come si credeva. Per la sua stessa carriera, per delle doti importanti, ma ancora da sgrezzare. Al Dall’Ara qualche errore è concesso, la città ti amerà lo stesso perché ci metti l’anima. Allo Stadium no.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Novello Baldoni

    25 Marzo 2025 at 11:05

    Ma perchè dovremmo perdonare un atteggiamento inqualificabile?Al mondo esistono uomini mezzi uomini ominicchi e qua quaraqua.Scegliete voi dove mettere Thiago

  2. Lorenzo

    26 Marzo 2025 at 16:51

    troppa poesia filosofia troppa enfasi su un allenatore alla moda sconosciuto e esploso per merito del Bologna FC e Bologna città. .Prima dell’allenatore c è un uomo, prima dell”allenatore c è un cuore e un anima ..Motta è solo un allenatore senza anima senza cuore e per questo sparira come una meteora nel cielo
    FORZA BOLOGNA

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