Bologna FC
Odgaard, il vichingo tuttofare di Italiano
E’ un Jens Odgaard diverso quello che sta giocando, in questa stagione, nel Bologna. COn il nuovo ruolo sono arrivati i risultati. E con i risultati, è cresciuta l’autostima del gruppo squadra e della tifoseria. Jens è diventato quasi imprescindibile come Remo.
Jens Odgaard, il danese sbarcato a Bologna neanche un anno fa, è uno dei protagonisti dell’evoluzione dello schema tattico di Italiano. Un gigante di quasi un metro e novanta centimetri, il sinistro come piede forte, è arrivato sotto le Due Torri dopo un lungo peregrinare in molti stadi del vecchio continente. Arrivato all’Inter sulla soglia dei 18 anni, ha giocato con le maglie del Sassuolo, Heerenveen (la stessa squadra dove ha giocato Van Hoijdonk), Lugano, Pescara, RKC Waalwijk per finire nell’Az Alkmaar, “bacino di pesca” molto utilizzato da Sartori. Dall’AZ vengono anche Jesper Karlsson e Sam Beukema, giusto per fare due nomi. Poi l’atterraggio a Bologna, a febbraio, da dove non si è più mosso e ha iniziato a crescere, partita dopo partita.
L’arrivo a Bologna di Jens Odgaard e la prima doppietta
Il tempo di infilarsi gli scarpini e Jens si rende protagonista di una doppietta: il battesimo del gol arriva contro il Lecce, in un 4 a 0 finale, dove il suo è l’ultimo gol di giornata, dopo una bella galoppata in solitaria. Il secondo è tre giorni dopo, contro la Fiorentina, all’ultimo respiro. Il suo utilizzo, sotto Thiago Motta, racconta di 10 spezzoni di partita e 431 minuti, oltre ai due gol sopra raccontati. Ma è con Italiano che cresce il suo utilizzo e rendimento: sono già 11 le partite in cui ha giocato, totalizzando oltre 640 minuti di presenza in campo e due firme di pregio, con le realizzazione contro il Genoa e Cagliari. Tiri calciati da fuori area, che dimostrano come l’attaccante danese possa avere più soluzioni realizzative.
L’evoluzione di gioco e di ruolo
Si diceva poco sopra che l’ex AZ era arrivato con la possibilità di rivestire il doppio ruolo di prima punta e ala. Ma Italiano, complice anche l’assenza in quel ruolo di Ferguson, lo ha iniziato a provare come trequartista. I numeri parlano di un giocatore che dalla scorsa stagione a questa è molto migliorato in termini di numero di passaggi (da 126 della scorsa stagione a 176 di questa), migliorando anche la percentuale di quelli sbagliati (dal 26% a soli il 19%). La metamorfosi nasce da un’intuizione di Italiano che, vedendolo nel ruolo di ispiratore delle punte, lo ha provato durante la pausa nazionali di ottobre.
Da allora il Bologna, con questa variabile inserita in organico, ha raccolto, in 6 partite, 4 vittorie, 1 pareggio e solo una sconfitta, contro la Lazio, su cui ha influito l’espulsione di Pobega, realizzando ben 11 reti. E Jens il vichingo non ha alcuna intenzione di fermarsi: la Juve, per sabato, è avvertita.
(Fonte Centonze, Più Stadio)
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