Bologna FC
Orsolini, 12 and counting. L’uomo della provvidenza
Il campionato incredibile di Riccardo Orsolini: con 12 reti messe a segno è la sua miglior stagione in rossoblù

Era appena entrato, e mancavano giusto una manciata di secondi prima che l’arbitro fischiasse quello che pareva il risultato più giusto fino a quel momento, un pareggio. D’altronde, in una sfida come Bologna-Inter già mettere un punto in cascina sarebbe parso un successo o quasi, dato il valore della corazzata blu e nera. Eppure, c’è chi, tra le file rossoblù, proprio non aveva voglia di chiudere senza vincitori né vinti: pallone al bacio servito da… Bisseck, numero alla Ronaldo, palla nel sacco. Orsolini: e chi, se non il figlio di Bologna avrebbe potuto risolvere una partita così? «Sono orgoglioso del percorso che stiamo facendo, mettiamo mattoncini per il nostro sogno, che non dirò ma che sappiamo tutti» ride Orsolini a fine partita, esausto dalle fatiche contro l’Inter.
Riccardo Orsolini, e 12!
C’è di più, però. Molto, molto di più. Siamo dentro alla miglior stagione di Riccardo, che ieri sera ha firmato il gol numero 12 dell’annata ’24-’25, quota che si alza a 14, tenendo conto anche del bis in Coppa Italia. Ennesimo sigillo di una stagione storica non solo per il Bologna, ma anche, appunto, per l’ascolano, che sta facendo tremare le porte della serie A. Toc-toc, ricordate? Ieri sera la prodezza di Orso è valsa i 3 punti e il quarto posto momentaneo, ma la verità è che tutto il campionato disputato fino a questo momento dal figlio di Bologna è da 10 e lode.
E dire che la stagione non era iniziata benissimo: il rigore, sì, contro l’Udinese nella prima di campionato, ma prima di rivedere Riccardo correre come un matto per il campo esultando si è dovuti arrivare all’ottava giornata contro il Genoa, partita ancora amara per il rocambolesco 2-2 finale. Da lì, la miccia: reti su reti, un rendimento pazzesco che ha ritrascinato il Bfc a una serie di risultati positivi che hanno portato la squadra di Italiano a balzare in avanti. Il doppio infortunio nel giro di poco, tra dicembre e febbraio, e la grande ripresa. Toc-toc, 4 reti in 4 giornate subito dopo l’esclusione dalla lista dei convocati di Spalletti e l’esultanza per salutare un amico a casa che tutta Italia si è goduta a ripetizione. Il tutto anche segnando a Empoli in semifinale di Coppa Italia, mettendo una grossa ipoteca alla finale di Roma.

Riccardo Orsolini (©Damiano Fiorentini)
Esame di maturità superato: Orso, sei Bologna
Orsolini, Orsolini, perché sei tu Orsolini? Se lo chiedono una decina di squadre in serie A quest’anno, ultima di queste l’Inter, che nulla ha potuto davanti al gioco di prestigio al 94′ del Numero 7. Orso che ormai non è più un ragazzino: la carta d’identità dice 28, età della maturità per un calciatore, dove le gambe corrono alla stregua di un giovane debuttante, ma la testa è in grado di dirsi “calma, calma, calma“. Ormai, ai gol di Riccardo la reazione non è più quella di lodare un giovane talento e dirsi “chissà se un giorno…“, ma è quella di aspettarsi, ormai, che a risolverla sia sempre lui, perché questo è il giorno. Leadership, carisma, crederci fino all’ultimo istante. Contro l’Inter, ma di esempi ce ne sono a bizzeffe, è andata proprio così. Serviva risolverla ed è stata risolta.
Sì, siamo davanti alla definitiva consacrazione di un giocatore. Un giocatore creato e plasmato al Dall’Ara, all’ombra della Torre di Maratona, diventato grande grazie alla possibilità di sbagliare che il Bologna regala e soprattutto grazie all’infinito talento che Orsolini ha spremuto fuori anno dopo anno, migliorandosi sempre di più e raggiungendo, a oggi, un apice dove la vista è bella, anzi, bellissima. Migliorerà ancora? Visto l’andazzo, non è difficile che Riccardo regali qualche altra gioia al Bologna. Anzi, al suo Bologna, visto che il cuore di Orsonaldo batte a tinte rosse e blu. Mai stato uno da grandi dichiarazioni d’amore, ma si sa, l’amore si dimostra coi fatti. E coi fatti Orsolini si sta rivelando essere davvero bravissimo.
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