Bologna FC
Orsolini a cinque goal da Di Vaio (Stadio)
Orsolini è a sole cinque reti da Di Vaio nella classifica dei marcatori all time del Bologna. In comune con l’attuale DS rossoblu, la “fuga” da Gasperini
Riccardo Orsolini è a cinque goal da Marco Di Vaio. Nella classifica dei cannonieri rossoblu, l’esterno offensivo è attualmente diciassettesimo con 59 marcature, a sole cinque reti dall’ex attaccante e attuale direttore sportivo del Bologna. Orsolini vede anche Amedeo Biavati, quindicesimo di tutti i tempi con 66 reti.
Orsolini “vede” Di Vaio: la classifica all time
La classifica marcatori assoluta del Bologna vede in testa Angelo Schiavio con 252 goal, davanti a Carlo Reguzzoni con 159, Ezio Pascutti con 144, Giuseppe Savoldi a quota 130, Gino Pivatelli è quinto a 108 e Harald Nielsen sesto a 103. Essere in questa classifica vuol dire essere parte della storia del calcio sotto le Due Torri.
Orsolini è legato ai colori rossoblu, anche se in passato c’è stata l’opportunità di salutare “la Dotta”. Le sirene del Siviglia a gennaio 2022, con la società andalusa in difficoltà dopo gli infortuni di Eric Lamela e Suso, furono forti, in un momento dove la sua collocazione tattica non era ben definita e di digiuno dal goal.
L’allora ventiquattrenne strinse i denti e decise di rimanere a Bologna. Arrivarono i goal e l’amore tra i tifosi e Orsolini. Che anche nel 2021, fu anche vicino alla Fiorentina, ma anche in quel caso Orsolini decise di restare. Arrivarono i momenti di difficoltà anche con l’approdo di Thiago Motta sulla panchina e una lunga telenovela sul rinnovo, arrivato poi ad agosto 2023.
Orsolini e Di Vaio, il percorso comune
Sia “Orso” che Di Vaio hanno una cosa in comune: per dare una svolta alla loro carriera sono dovuti “scappare” da Gian Piero Gasperini. Per il primo erano i tempi di Bergamo, per il secondo quelli di Genova, naturalmente sponda grifone. Entrambi furono bocciati dal tecnico di Grugliasco, che non li vide consoni alle proprie idee.
Per Orsolini ci fu infatti l’arrivo tra le belle parole di “Gasp”, che poi lo lasciò spesso in panchina per lasciare spazio a Ilicic. Ci fu anche tempo, in quei mesi nell’Atalanta, per una polemica a distanza in occasione di un goal in under 21, con una dedica al suo allora allenatore: «Spero che adesso mi butti dentro».
Di Vaio invece fu spesso schierato da esterno da Gasperini, un ruolo che non si adattava alle caratteristiche del romano, che spesso lasciava il posto a Marco Rossi. Arrivò poi a Bologna quando in tanti lo davano sul viale del tramonto. Visse la sua rinascita sportiva, diventando l’idolo della tifoseria. Rivitalizzò la sua carriera, fino ad arrivare tra i primi venti cannonieri di sempre del Bologna. Proprio come Orsolini: entrambi dovevano solo trovare il posto dove sbocciare.
fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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