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Orsolini: «Voglio togliermi più soddisfazioni col Bologna e i tifosi»

Nella conferenza stampa di oggi, durante il ritiro a Valles, ha parlato l’esterno destro rossoblù: Riccardo Orsolini. Leggi qui le sue parole.

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Riccardo Orsolini
Riccardo Orsolini (©Damiano Fiorentini)

Nella conferenza stampa di oggi, svoltasi a Valles, ha parlato Riccardo Orsolini, autore di numerosi gol nelle prime amichevoli. Di seguito sono riportate le sue parole.

Sulla fascia da Capitano: «Penso sia arrivato il momento di essere un punto di riferimento per i ragazzi più giovani. Insieme ad alcuni altri diamo una mano in primis ai ragazzi nuovi che si sono uniti alla squadra».

Che Bologna ti aspetti dalla nuova stagione?

«Mi aspetto un Bologna che cerca di mantenere le caratteristiche della passata stagione, con l’aggiunta delle indicazioni del nuovo mister».

Sulle differenze tra il gioco di Thiago e di Italiano: «Rispetto al gioco di prima, dove c’era una situazione più corale, adesso il lavoro viene fatto più su dei punti di forza da andare a cogliere. Come può essere isolare l’uno contro uno sulle fasce, per creare tanta densità in zona gol. Stiamo inserendo nuove dritte, ma lo scopo è sempre quello: cercare la riconquista alta per poi sfondare».

A quali obiettivi vuoi arrivare in questa stagione?

«A livello personale sento di poter dare ancora tanto, perché non si finisce mai di imparare. Mi piacerebbe essere di più un punto di riferimento per i ragazzi. Voglio togliermi ancora più soddisfazioni con questa maglia e questi tifosi. Voglio godermi ogni singolo giorno di questa stagione».

Sull’Orsolini di ieri e di oggi: «Il mio primo anno di Serie A è stato vissuto con ritmi diversi. Adesso c’è un Orsolini cambiato, più uomo, e penso sia cambiata anche la concezione che hanno i miei compagni di me. Il cambiamento è stato prevalentemente mentale».

Sulla mancata convocazione a Euro2024: «Ho pensato a staccare la spina, andare in vacanza e ricaricarmi per la nuova stagione. Ho apprezzato molto i commenti dei non-tifosi del Bolgona, dai quali ho percepito un grande supporto, segno che ho lasciato qualcosa di buono la scorsa stagione».

Che motivazioni ti sei dato alla mancata convocazione?

«Inizialmente è stata una grande delusione, poi ho subito pensato alla grande stagione che mi aspetta. Mi sono fatto inevitabilmente molte domande, ma adesso la mia testa è concentrata su ciò che ci aspetta come club».

Sul nuovo assetto tattico offensivo: «L’addio di Joshua è stato un duro colpo, per quanto riguarda la qualità e il modo con cui ci faceva giocare. Permetteva di sfruttare al meglio le qualità degli altri componenti della squadra. Adesso abbiamo altre caratteristiche: Castro e Dallinga sono giocatori molto diversi, più finalizzatori».

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