Panchina Bologna: in pole c’è Italiano (Stadio)

Archiviata la questione Thiago Motta, il Bologna è concentrato sulla ricerca del prossimo allenatore rossoblù. In questi giorni sono circolati diversi nomi, da Di Francesco a Sarri, passando per De Zerbi e infine anche Farioli. Il nome, però, che parrebbe essere il preferito della dirigenza rossoblù è quello di Vincenzo Italiano.

Per il rispetto che c’è tra Bologna e Fiorentina, Sartori e Di Vaio non hanno ancora dato l’assalto al tecnico nativo di Karlsruhe. Poiché si vuole attendere dopo la finale di Conference League.

I nomi sfumati per colpa di…Thiago

Se mesi fa, nella lista dei papabili allenatori, si potevano leggere nomi come quelli di Tudor e Farioli, ad oggi sono già stati depennati. Il primo è finito a Roma, sponda biancoceleste mentre il secondo è ormai ad un passo dall’Ajax. Colpa di Thiago? In un certo senso sì: il Bologna immaginava sarebbe finita così, ormai lo aveva capito da tempo. Ma finchè non vi è stata certezza non si voleva dare a Thiago un pretesto valido per andarsene.

In sostanza: andare concretamente alla ricerca di un nuovo allenatore quando Thiago e il proprio agente negavano fosse già stata presa una decisione, sarebbe stato un autogol clamoroso, viste le intenzioni di trattenere il tecnico.

Ora, c’è chi dice che Thiago avrebbe potuto manifestare la sua volontà o la sua decisione (già presa a febbraio/marzo) senza aspettare l’ultimo giorno. Ma questa è un’altra storia.

Di Francesco e Palladino le altre soluzioni per il Bologna

Non sono da considerare fuori corsa Eusebio Di Francesco e Raffaele Palladino, entrambi ritenuti valide alternative qualora l’accordo con Italiano non dovesse essere trovato. L’augurio di qualsiasi allenatore che siederà sulla panchina rossoblù, è quello di non dover fare a meno delle due stelle del Bologna: Joshua Zirzkee e Riccardo Calafiori.

La paura è che, dopo Thiago, anche i due calciatori finiscano per accasarsi alla Juventus. D’altronde, entrambi sono finiti nel mirino di Giuntoli, ma se per Zirkzee il Bologna ha sostanzialmente le mani legate, per Calafiori il discorso è assai diverso. Il difensore romano è innamorato di Bologna e il sentimento è reciproco, è chiaro che di fronte ad offerte importanti (minimo 50 milioni di euro) la possibilità di sedersi e discutere è concreta.

Fonte: Stadio, Claudio Beneforti

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