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Parma-Bologna 2-0: il Bologna da 1 a 10

Il Bologna cade per mano del Parma: è la prima sconfitta dopo 10 partite. Scopriamo le ragioni del risultato grazie alle statistiche chiave

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Il Bologna si prepara alla sfida contro il Milan (©Bologna FC 1909)
Parma-Bologna 2-0 (©Bologna FC 1909)

Ieri si è fermata la striscia di imbattibilità che durava da Bologna-Verona, e che aveva piacevolmente abituato i tifosi, dal momento che i rossoblu erano tra le tre squadre imbattute nell’anno solare, assieme a Napoli e PSG. Scopriamo i segreti della sconfitta grazie alle 10 statistiche chiave.

1- Il tiro di Bonny

La punta di Chivu ha impostato bene la gara, ripartendo e creandosi da sola quelle poche occasioni che i Ducali hanno avuto per rifiatare. Il rigore, che ha dato libera circolazione alle polemiche, è farina del suo sacco: il ritorno al gol dal dischetto può essere un ottimo segnale per la sua stagione.

2- I cambi di Estevez

Durante la partita, si è verificata una scena che non capita spesso. Entrato dopo cinque minuti per infortunio al posto di Bernabe, Estevez è stato sostituito nel secondo tempo per lasciare spazio a Camara.

3- Gli scontri vinti da Pobega

Quella di ieri è stata una gara complessa, in cui probabilmente mancava un vero trequartista. Con Odgaard assente, però, sarebbe stato meglio lasciare Pobega più arretrato e porre Fabbian sulla trequarti. All’ex Inter, infatti, dal momento in cui è sceso in campo è bastato pochissimo per crearsi una chance di testa. Peccato, ma va anche detto che ragionare a posteriori è più facile.

Tommaso Pobega in Bologna-Torino (©Bologna Fc 1909)

Tommaso Pobega in Bologna-Torino (©Bologna Fc 1909)

4- I tiri del Parma

La squadra di Chivu ha impostato molto bene il match, chiudendosi ermeticamente per salvare il vantaggio. Il risultato non riflette gli equilibri in campo, con 16 tiri del Bologna, ma sapersi coprire è una dote fondamentale per fare risultato in certe partite. E alla fine la resistenza dei crociati ha pagato.

5- I palloni persi dal Bologna

Grave, sanguinosa la palla persa in occasione del secondo gol. Quell’incomprensione sulla fascia sinistra, con l’avanzamento di Lykogiannis che ha scoperto il fianco a Man, è l’espressione più precisa di un Bologna poco lucido ed in difficoltà. E che, al di la delle polemiche sull’arbitraggio, ha gestito il ritmo della gara in maniera poco brillante.

6- I contrasti di Miranda

Se va salvato qualcuno dei rossoblu, il nome è quello di Juan Miranda. Spingendosi sempre più su, il ragazzo di Olivares ha effettuato otto cross, imbucandosi con aggressività sulla fascia. La sua heatmap parla chiaro, l’ex Barcellona è un’ala aggiunta.

L'esultanza di Castro dopo il goal contro l'Atalanta (© Bologna FC 1909)

L’esultanza di Castro dopo il goal contro l’Atalanta (© Bologna FC 1909)

7- I duelli in cui Castro è stato impegnato

Tra i tanti che hanno faticato, ieri Castro ha visto poche volte il pallone. Ingabbiato dalla difesa ferrea del Parma, ha addirittura perso cinque contrasti, la sua specialità, su sette. Avrà giornate migliori per rifarsi, ma anche al Tardini ha dato tutto, nonostante l’esito dei suoi sforzi. E questa cosa va comunque apprezzata.

8- Le “spazzate” di Balogh

Il centrale ungherese ha interpretato la gara con una precisione chirurgica, spazzando via ogni pallone pericoloso in area. E, anche se non è l’operazione più elegante su un campo da calcio, certe volte si rivela fondamentale evitare rischi inutili.

Jesper Karlsson e Nikola Moro (© Bologna FC 1909)

Jesper Karlsson e Nikola Moro
(© Bologna FC 1909)

(8)9- I tocchi di palla di Moro

Ha sofferto tanto, il croato. Poco incisivo in palleggio e leggero nelle rare occasioni difensive, Nikola ha perso 17 possessi nell’arco della partita. Troppi per sperare di mantenere a lungo una titolarità minacciata da El Azzouzi, Aebischer e Pobega: serve un cambio di passo.

10- Gli uno contro uno di Ndoye

Dopo la doppietta contro il Torino, Dan non è riuscito a ripetersi, pur essendo uno dei più intraprendenti. Infatti, dei suoi dieci uno contro uno sul lato dell’area, solamente in sei volte ha mantenuto il possesso del pallone, ma senza poi generare alcun pericolo a Zion Suzuki. Un tiro in porta resta il suo unico bottino di giornata, ma di certo non è da additare per la sconfitta.

Fonte: Lega Serie A, Sofascore

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