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Eraldo Pecci entusiasta: «Castro protagonista, Lucumi da top club» (il Resto del Carlino)

Eraldo Pecci si è espresso sull’ottimo momento del Bologna, tra una rosa forte e una dirigenza solidissima

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Santiago Castro (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro, elogiato da Pecci (© Bologna FC 1909)

In un weekend ricco di big match e che potrebbe fare qualche favore ai rossoblu, non c’è modo migliore di analizzare la situazione servendosi del parere di qualcuno che in rossoblu ci ha giocato più di 170 volte. Così, Eraldo Pecci si è espresso sulla situazione ottima in cui versa la squadra in questa seconda parte di stagione.

Bologna-Torino e i rischi del match per Pecci

In primo luogo, Eraldo ha parlato dell’ultima uscita dei rossoblu, contro il Torino. «Al Dall’Ara c’è stata una squadra che ha giocato meglio e una peggio, e la vittoria è andata a quella che ha giocato meglio. Se vuoi attaccare sempre qualche rischio dietro lo corri, ma questo Bologna diverte, la gente torna a casa felice. E’ una squadra che la gente sente sua»

In sintesi, la gara, per Eraldo, si è chiusa, e non dipende dalla fortuna, a favore di chi ha giocato meglio. L’autogol non è appena una giocata fortunosa, ma frutto di tantissime occasioni costruite dai padroni di casa. Che divertono anche Pecci, con un’idea di calcio molto decisa.

Dan Ndoye e Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye e Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Italiano, Motta e la Champions

«Italiano sta facendo il suo, ma per me i calciatori fanno la differenza. Il Bologna ha perso due o tre dei suoi pezzi migliori, ma l’ossatura è rimasta, altrimenti non sarebbe in Champions, che è stata positiva. Ha donato energie, non le ha tolte,(…) e la forza mentale sta tornando utile»Poi ha parlato anche di Motta, dicendo che “migliorerà, ma per ora il suo è un fallimento”. Parole dure, ma che, guardando i punti in classifica, sembrano giustificate. I nuovi faticano e la formazione ha poche certezze, cambia sempre.

Sartori e una rosa forte

«Bravo Sartori e bravi tutti. In estate se ne è andato un allenatore che aveva fatto qualcosa di storico, ne è arrivato un altro e continuano ad arrivare i risultati. Questo vuol dire che la rosa è molto forte. (…) Non pensavo che Castro potesse diventare protagonista in A così velocemente, e Lucumì ultimamente “spugnetta” un pò troppo col pallone, ma è da top club».

Insomma, la rosa è forte. Anche se non può ancora competere in ottica scudetto, ha “una sua dignità. Saputo, a confronto col Torino, ha seminato meglio di Cairo“.

Fonte: il Resto del Carlino, Massimo Vitali

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