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Più Stadio – Sognando il ritorno al Dall’Ara

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L’articolo in uscita oggi su Più Stadio, Corriere dello Sport – Stadio, a firma di Stefano Brunetti mette al centro i tifosi rossoblù a due settimane esatte dalla ripresa del campionato e ad una dalla prima gara ufficiale del Bologna.

Si potrà finalmente tornare allo stadio, anche se non come piacerebbe a tutti senza limitazioni né problematiche legate a contagi, però è un grande passo avanti. Vi sarà ancora l’impossibilità di sottoscrivere un abbonamento, ma ad oggi la Serie A dovrebbe poter fare accedere allo stadio circa il 50% del pubblico. La domanda che si fanno tutti è quando si potrà tornare a fare quello che si faceva prima, ma nel frattempo, Brunetti racconta quanto raccolto dalle voci dei tifosi, su cosa manchi di più agli appassionati di calcio e dello stadio.

E come sa chiunque viva lo sport da tifoso andando agli eventi di persona, le cose che mancano maggiormente sono le emozioni.

L’adrenalina per la gara, le risate con gli amici, i cori, gli abbracci e perché no, anche la rabbia per una partita andata male, ma vissuta in compagnia altre persone con il medesimo obiettivo, vedere il Bologna vincere.

C’è chi si spinge oltre e dice che non c’è qualcosa che manchi in particolare, perché in realtà manca proprio tutto. Non solo la compagnia, ma anche l’aria che si respira attorno allo stadio, la bellezza della Torre di Maratona e poi i tifosi che si scaldano sulle tribune come i giocatori in campo.

La cosa più incredibile che riporta Brunetti nella sua raccolta di momenti che mancano ai tifosi, è addirittura il quadro surrealistico di chi inizia a sentire addirittura la mancanza di dover impazzire per trovare parcheggio, incastrando l’auto in punti impensabili all’ultimo minuto per poi affrettare il passo verso l’ingresso dello stadio.

Piccoli momenti di normalità che in passato ci sono sembrati banali o addirittura fastidiosi, ma che dopo questo lungo periodo ci riportano a momenti di divertimento e di condivisione importanti, che plasmano l’essere tifoso e che creano quella magia che la televisione non potrà mai sostituire.

Ed infatti cosa sperano per il futuro gli intervistati da Stefano Brunetti? Sperano di poter tornare presto ad attendere l’arrivo degli amici per bere una birra e fare quattro chiacchiere prima di entrare nello stadio, sperano di potersi ancora abbracciare tutti assieme e di uscire dal Dall’Ara cantando “L’anno che verrà” del grande Lucio Dalla.

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