Bologna FC
Poker di vittorie consecutive in casa. Il Dall’ara torna ad essere un fortino
Che il Dall’Ara fosse diventato da tempo terra di conquista lo dicono le statistiche, ma da quando sulla panchina dei rossoblu siede Sinisa le cose sono cambiate, e di molto. Da quel 27 gennaio 2019, data in cui Joey Saputo definì pietosa la prestazione dei ragazzi di Inzaghi, contro il Frosinone, e che per diretta conseguenza portò all’insediamento di Mihajlovic sotto le due torri, il Bologna ha giocato sei partite in casa. Pareggio con il Genoa, sconfitta contro la Juventus ed un vortice di 4 vittorie consecutive. La prima con il Cagliari: 2-0, Pulgar su rigore e Soriano su imbucata di Sansone. La vittoria all’ultimo respiro contro il Sassuolo, con la folle corsa di Destro dopo il gol al 96° che in un minuto portò i 3 punti, un giallo ed un infortunio. Il 3-0 rifilato al Chievo con doppietta dal dischetto di Pulgar e rete conclusiva del trattore Dijks. Infine il 3-0 di sabato scorso alla Sampdoria, con ancora Pulgar a propiziare il primo gol dell’incontro ed a segnare il secondo con una punizione angolata che va a stamparsi sull’interno del secondo palo e rimbalzare in rete e la gioia nel finale per Orsolini, al quinto centro stagionale, con papera di Audero su sforbiciata quasi innocua anche se spettacolare del numero 7 rossoblu.
Il centrocampo funziona. Mihajlovic ha fatto quello in cui il suo predecessore aveva fallito: è riuscito a dare un’identità di gioco e sopratutto una mentalità vincente alla squadra. Tra le varie note positive di questa seconda parte di stagione non può non essere citato il centrocampo. Inzaghi aveva basato il suo modulo su di un inconcludente 3-5-2, giocando di ripartenze in cui non riusciva a rifornire gli attaccanti di palloni giocabili, mentre nella fase di non possesso tendeva a portare il baricentro della squadra ad essere troppo basso. Fu sfortunato nell’avere giocatori come Pulgar e Dzemaili fuori forma ed ostinato a schierare uno Svanberg costantemente titolare ma ancora acerbo per questa Serie A. Il gioco di Sinisa è più aggressivo ed ordinato, la squadra si muove come un corpo unico ed il centrocampo ne è il collante. In fase di non possesso Soriano è il primo giocatore, assieme a Palacio a pressare i portatori di palla avversari, mentre le ripartenze spesso e volentieri passano dai suoi piedi. Pulgar è rinato, è il suo spezzone di stagione migliore da quando è in rossoblu: giocate intelligenti, ordine in mezzo al campo e sulle palle inattive è una sentenza. Dzemaili si è ritrovato, corre, contrasta e tira, avere in staffetta lui e Poli in quella posizione di campo è un lusso che poche squadre di centro-bassa classifica possono vantare.
L’ultimo fu Mazzone. Risale alla stagione 2004/2005 l’ultima serie di quattro vittorie consecutive per il Bologna al Dall’Ara. Il confronto non è certo dei più felici visto che fu l’anno dello spareggio con il Parma, del caso calciopoli, del Bologna 7° alla 29° giornata e poi 18°. Ma questa volta siamo noi ad essere in forma in questo finale di stagione, siamo noi quelli che hanno la forza e lo spirito per risalire la china.
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