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Portanova: “Bologna, non temere nessuno” – 22 apr

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Difensore alto e roccioso, ma non per questo meno veloce e abile nelle chiusure, bravo nel gioco aereo e si rende spesso pericoloso nelle aree avversarie. 112 presenze con la maglia rossoblù, di cui molte con la fascia da capitano al braccio, 8 gol segnati, tanti altri evitati e due stagioni passate con la maglia del Genoa. Stiamo parlando del gladiatore Daniele Portanova che si è concesso ai microfoni di 1000cuorirossoblù per un’intervista esclusiva.

Bologna-Genoa; infermieria affollata per entrambe le squadre, che partita si aspetta?
Si tratta di una sfida tra due squadre che porto tutt’ora dentro il cuore. Il Bologna ha fatto un campionato strepitoso, sfornando preziosissime prestazioni da parte di un team composto dalla giusta miscela tra giovani e veterani, mentre il Genoa si sta facendo valere ultimamente e può vantare una grande esperienza. A livello tecnico sono due formazioni ben organizzate, hanno entrambe ottimi allenatori quindi mi aspetto un bella e competitiva partita. Mi aspetto sopratutto che le avversarie scenderanno in campo affamate di vittoria, a testa alta e dando il massimo. In questi match non bisogna temere niente e nessuno, da calciatore sono abituato a ragionare così.

Questo fine stagione non le ricorda vagamente la fine del Campionato 2010/2011?
Sulla carta, considerado le statistiche, ricorda anche a me quella sfortunata stagione, ma ci sono molti altri fattori da considerare. Durante quegli anni dovemmo affrontare una lunga serie di problemi all’interno della società. Lo sforzo di quel Bologna fu soprattutto mentale, oltre che fisico, perché il futuro era instabile per tutti quanti. Anche noi, al tempo, ci rilassammo un po’ dopo il raggiungimento dei fatidici 40 punti che ti garantivano la salvezza, e così rovinammo qualcosa un’impresa straordinaria. Io sono una persona positiva, quindi lo sono anche pensando al Bologna attuale. Questa formazioni ha offerto un calcio spettacolare, non mi preoccupa il calo di prestazione delle ultime partite, perciò mi aspetto un finale di stagione migliore.  

Un conto è perdere una partita, ma perderla subendo 6 reti è un’altra questione. Che succede?
Nel calcio bisogna sempre dare il 100%, bisogna portare cuore e anima in campo. La squadra è composta da molti giovani promettenti, che a volte rischiano di non scendere in campo con la giusta preparazione mentale. Dopo una serie di risultati positivi, forse sono diventati un po’ presuntuosi e hanno preso alla leggera certe partite che ritenevano meno importanti rispetto ad altre. Tutte le partite sono importanti. Quando si affronta una squadra come il Napoli è necessaria una preparazione completa, che comprenda mente e fisico, e se manca una di queste componenti si rischia di fare una figuraccia.

L’ultima volta che il Bologna subì una sconfitta così dolorosa fu nel 2013, poco dopo averlo ceduto al Genoa. Si tratta di Lazio-Bologna che finì esattamente 6-0. Tra i protagonisti della vittoria biancoceleste ricordiamo Sergio Floccari, una traversa e un assist decisivo. Che giocatore è oggi in rossoblù?
L’ho sempre stimato, sia come ragazzo che come atleta, ma è un giocatore non facile da descrivere; ha una buona protezione di palla e sa sfruttare la sua intelligenza nel gioco. In area di rigore sa come muoversi e come gestire gli spazi. Può vantare una grande esperienza in massima serie, e la Serie A continua ad essere un posto che gli si addice. A dir la verità, l’assenza di Mattia Destro si sente perché riusciva a fare il lavoro sporco nonostante fosse una punta centrale.

Cosa ne pensa della difesa rossoblù?
E’ composta da giocatori d’esperienza che conosco molto bene, come Rossettini, Maietta e Gastaldello, che considero figure d’affidamento. Ci sono anche giovani con grosso margine di miglioramento e che stanno conducendo un ottimo campionato come Masina e Oikonomou. E’ una difesa ben impostata e caratterizzata da una buona qualità, chiaramente può ancora crescere. Inoltre, non si può non fare i complimenti a Mirante che considero uno dei migliori portieri italiani.

Per finire, come procede la stagione con la Robur Siena?
In questa stagione abbiamo avuto diversi problemi d’affrontare, come quel famoso Bologna 10/11. Abbiamo sempre navigato nelle acque dell’alta classifica, oscillando dal quarto al quinto posto, e sono convinto che la nuova società riporterà a Siena ciò che merita, cioè tanto. 

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