Bologna FC
Presentazione progetto BFC 365 presso BA.SCA 2002 – 7 Mag
Prosegue a gonfie vele il progetto lanciato in questa stagione da parte del Bologna FC, un’iniziativa che si propone di interagire con le varie società del territorio e supportarle nella crescita dei propri giovani ed anche nello sviluppo delle proprie risorse. Durante la presentazione che si è svolta la scorsa settimana presso la società calcistica BA.SCA 2002, sono stati evidenziati tutti i punti di forza del progetto rossoblù: sinora sono 42 le società che hanno aderito e come tiene a sottolineare il referente di questo progetto Valerio Chiatti “questa è una collaborazione triennale, non c’è nessuna affiliazione da parte di coloro che hanno aderito e quindi nessun contributo o iniziativa di marketing”. Lo scopo principe di questa iniziativa è senza dubbio quella di formare nuovi talenti a “km 0”, direttamente in casa propria e fornendo tutto il sostegno necessario alle società, che non si limita solo ad un canale preferenziale per la “corsia rossoblù”, ma si articola in molteplici punti: innanzitutto i numerosi investimenti nelle infrastrutture da parte di Joey Saputo hanno portato a spazi maggiori per i giovani calciatori, che così potranno venire ospitati in maggior numero tra le mura di Casteldebole; la formazione di collaboratori in grado di supportare il personale delle varie società, aiutando i vari allenatori con suggerimenti sulle metodologie di allenamento più adeguate in base alle varie fasce d’età e puntando a formare nella maniera più corretta i calciatori del domani. La scelta che opera il Bologna in questo progetto è la più saggia: puntare ad aiutare i giovani nel loro percorso sportivo, lasciandoli nell’ambiente dove sono cresciuti, senza snaturare le loro abitudini e seguendoli sia negli allenamenti che nello studio, sfruttando la presenza di un coordinatore tecnico proveniente da Casteldebole come stimolo per fare sempre meglio. Ma l’attenzione non si focalizza solo sui giovani, ma anche sui genitori: le metodologie che accompagnano questo progetto puntano a correggere le abitudini dei più grandi, che con il loro linguaggio, sia verbale che non verbale, possono condizionare i propri figli e minarne la crescita ed anche la tranquillità al momento di scendere sul terreno di gioco. L’obiettivo finale dell’iniziativa partita a fine 2017 sarà quello di avere ben 11 giocatori provenienti dal settore giovanile in una gara di Serie A, un traguardo importante che se raggiunto sancirà il trionfo di un’iniziativa davvero importante per l’evoluzione del movimento calcistico giovanile italiano.
Prosegue a gonfie vele il progetto lanciato in questa stagione da parte del Bologna FC, un’iniziativa che si propone di interagire con le varie società del territorio e supportarle nella crescita dei propri giovani ed anche nello sviluppo delle proprie risorse. Durante la presentazione che si è svolta la scorsa settimana presso la società calcistica BA.SCA 2002, sono stati evidenziati tutti i punti di forza del progetto rossoblù: sinora sono 42 le società che hanno aderito e come tiene a sottolineare il referente di questo progetto Valerio Chiatti “questa è una collaborazione triennale, non c’è nessuna affiliazione da parte di coloro che hanno aderito e quindi nessun contributo o iniziativa di marketing”. Lo scopo principe di questa iniziativa è senza dubbio quella di formare nuovi talenti a “km 0”, direttamente in casa propria e fornendo tutto il sostegno necessario alle società, che non si limita solo ad un canale preferenziale per la “corsia rossoblù”, ma si articola in molteplici punti: innanzitutto i numerosi investimenti nelle infrastrutture da parte di Joey Saputo hanno portato a spazi maggiori per i giovani calciatori, che così potranno venire ospitati in maggior numero tra le mura di Casteldebole; la formazione di collaboratori in grado di supportare il personale delle varie società, aiutando i vari allenatori con suggerimenti sulle metodologie di allenamento più adeguate in base alle varie fasce d’età e puntando a formare nella maniera più corretta i calciatori del domani. La scelta che opera il Bologna in questo progetto è la più saggia: puntare ad aiutare i giovani nel loro percorso sportivo, lasciandoli nell’ambiente dove sono cresciuti, senza snaturare le loro abitudini e seguendoli sia negli allenamenti che nello studio, sfruttando la presenza di un coordinatore tecnico proveniente da Casteldebole come stimolo per fare sempre meglio. Ma l’attenzione non si focalizza solo sui giovani, ma anche sui genitori: le metodologie che accompagnano questo progetto puntano a correggere le abitudini dei più grandi, che con il loro linguaggio, sia verbale che non verbale, possono condizionare i propri figli e minarne la crescita ed anche la tranquillità al momento di scendere sul terreno di gioco. L’obiettivo finale dell’iniziativa partita a fine 2017 sarà quello di avere ben 11 giocatori provenienti dal settore giovanile in una gara di Serie A, un traguardo importante che se raggiunto sancirà il trionfo di un’iniziativa davvero importante per l’evoluzione del movimento calcistico giovanile italiano.Qui di seguito potete trovare l’intervista riguardante il progetto BFC 365, che ha visto coinvolti Valerio Chiatti, Francesco Labellarte e Christian Barca
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