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Provaci ancora, Sam (Gazzetta dello Sport)

Provare ancora ad arrivare in Champions League per Sam Beukema è un forte obiettivo. Insieme alla squadra di “amici”.

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Sam Beukema Bologna (Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù
Sam Beukema Bologna (Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù)

Sam, insieme a Jesper e Jens, fa parte di una “nidiata” di calciatori, arrivata negli ultimi due anni dall’Olanda, e in particolar modo dall’Az, terreno di caccia di Giovanni Sartori.

Sam Beukema, 27 anni a novembre, 188 centimetri di piede destro, si è imposto come titolare della difesa prima di Motta, oggi di Italiano. Sempre presente in tutte le partite di questa Champions League, ha giocato 23 partite nell’attuale stagione del Bologna, saltando solo (per scelta tecnica) l’ultima col Lecce. Italiano ha semplicemente scelto di farlo riposare.

Una delle caratteristiche che gli riconosciamo è quello di essere spesso sorridente, vivendo l’emozione della partita con grande, grandissima intensità. E nella intervista alla Gazzetta dello Sport odierna, quella del sorriso fuoriesce come una sua peculiarità che gli proviene dall’educazione paterna («papà Menno ci ha insegnato a prendere la vita col sorriso»). Un giocatore che da molta tranquillità al reparto difensivo, tanto che a gennaio, Juve, Atletico Madrid e Inter erano sulle sue orme. Ma lui, insieme alla società rossoblù, ha rifiutato («Ma io sono innamorato di Bologna e penso solo a tornare in Europa, qui..».

Sam: la squadra come un gruppo di amici, come una famiglia

Beukema è un  difensore molto concentrato sul suo presente e il Bologna, per lui, è come una famiglia («Siamo un corpo unico,  c’è un’amicizia creatasi l’anno scorso, enorme, che c’è anche quest’anno»). Una famiglia di cui alcuni elementi, pur lontani, rimangono vicinissimi («Con Joshua (Zirkzee, ndr) ci sentiamo sempre,non parliamo solo di calcio ma anche di vita e abbiamo una chat io, lui, Ndoye e altri»). Le parole di Beukema trasportano amicizia vera, senza filtri, anche se Joshua (olandese come lui) oggi gioca a Manchester, sponda United. E in Nazionale vorrebbe reincontrarlo, Zirkzee insieme a Virgil Van Dijk (suo idolo), perchè oltre la Champions League, da riconquistare sotto le Due Torri, c’è anche la voglia di arrivare a difendere i colori del proprio paese.

La domanda finale è un confronto fra Nazionale e Champions League quale delle due potrebbe arrivare più facilmente: «Non c’è nulla di facile. Entrambe no? Io continuo così, poi…».

Bravo Sam, difesa e sorrisi, entrato in una famiglia che ti vuole bene, come quella dei tifosi, è difficile uscirne. Chiedere a Joshua e Alexis, che pur lontani, continuano a farne parte.

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