Bologna FC
Quale Bologna aspettarsi all’esordio in campionato?
Quale Bologna sarà domenica? Diverso nel modo di intendere il gioco, uguale nello spirito di questo gruppo
Ormai manca davvero poco. È il momento che tutti i tifosi aspettano, quando sentono il triplice fischio all’ultima giornata di campionato: «Ma quando ricomincia?». Ed eccoci qui: sabato torna la Serie A, e sole 24 ore dopo, il Bologna. Tutti i tifosi Rossoblù hanno inevitabilmente ancora negli occhi quanto fatto la scorsa stagione, vogliosi di rivivere certe emozioni anche in questa. Le novità, ai blocchi di partenza, per i Felsinei non mancano di certo, e quindi: quale Bologna aspettarsi domenica al Dall’Ara?
Un gioco “diverso”, ma sarà un Bologna divertente
Partiamo dal primo cambiamento, anche in ordine di tempo: Vincenzo Italiano. Il tecnico di Karlsruhe è il nuovo condottiero sulla panchina del Bologna, e si è già dimostrato voglioso e carico per questo step importante della sua carriera: anche per Italiano sarà la prima esperienza in Champions League.
L’ex tecnico della Fiorentina non è Thiago Motta, e questo lo sappiamo tutti. Ma è un tecnico esperto e che ama giocare anch’esso con la palla tra i piedi. Troveremo una differenza molto semplice tra il Bologna dell’anno scorso e quello di quest’anno: la verticalità. Lo ha suggerito anche un giocatore che ha lavorato con entrambi, Martin Erlić.
Se il gioco di Thiago era molto più avvolgente nella manovra, per poi andare ad attaccare lo spazio quasi solo con gli inserimenti, Italiano ama il gioco sulle fasce. Non per niente, ha richiesto alla società esterni che siano sì individualisti, e quindi con caratteristiche da “rientro e tiro”, ma anche abili crossatori. Per Italiano il gioco in area di rigore è un cardine, e lo abbiamo visto anche negli allenamenti a Valles. Un gioco che ricerca costantemente la fascia, per effettuare sovrapposizioni e poi attaccare o dal fondo o dal centro, perché non si disdegnano i principi che ha già dentro di sé questo Bologna.
Il carattere del Bologna non è da sottovalutare
Lasciamo per un momento da parte il campo e il calciomercato, visto che quest’ultimo è un argomento bollente in città, come le temperature. Il Bologna, inteso come gruppo, potrà aver perso certamente giocatori di indubbio valore, ma non ha perso lo spirito. E sono gli stessi calciatori a raccontarcelo: prima De Silvestri e Beukema in ritiro, e poi Erlić, l’ultimo arrivato. E quest’ultimo, fa ancor più riflettere: se i primi due hanno vissuto l’annata storica dello scorso anno, il croato no, e sentire le parole sul gruppo che si è formato a Bologna, in cui è appena entrato, lascia solo speranze positive.
Tutti a Casteldebole sanno quanto sarà difficoltosa questa stagione: arrivare da un quinto posto, da una qualificazione in Champions League, mette sicuramente pressione sulle spalle di chi, lo scorso anno, è arrivato a quei risultati vivendosi partita per partita, con leggerezza per quel che sarebbe stato. Ma, come detto, la consapevolezza di quel che sarà lascia un alone positivo ai nastri di partenza. Già la prima prova, quella di domenica contro l’Udinese, sarà una dimostrazione per i Rossoblù, di quello che vorranno essere durante la stagione: di certo questo Bologna ce la metterà tutta, e su questo è difficile dubitare.
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