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Radio Casteldebole – Donadoni: “Il traguardo si sorpassa solo con convinzione, desiderio e gusto di giocare a calcio” – 10 dic

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Accantonata l’opaca prestazione, con relativa sconfitta, rimediata all’ultimo respiro ad Udine, il Bologna domani, tra le mura amiche, dovrà affrontare l’Empoli distante solamente 6 lunghezze in graduatoria. Ecco qui riportato un breve estratto delle parole di Roberto Donadoni nella consueta conferenza stampa pre-partita.

“Vogliamo conquistare tutti i punti che sono in palio. Quella di domani è una partita importante; l’imperativo è fare risultato. Ma non dobbiamo giocare con confusione ed eccessiva tensione. Doveroso sarà vincere grazie ad una prestazione con molta aggressività. A mio parerete, la gara contro i friulani, non è stata una partita giocata male. Il problema è che non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. Domani troveremo un avversario agguerrito, non sta meglio di noi in classifica. Avrà, però, la meglio chi ha più voglia. E’ la convinzione a fare la differenza. Necessitiamo di continuità e, soprattutto, di risultato. Quando questi vengono meno, si è figli di episodi. Pecchiamo di aver lasciato troppo punti per strada. Il traguardo si sorpassa solo con convinzione, desiderio e gusto di giocare a calcio. L’aspetto psicologico incide in maniera negativa, fa fare la scelta sbagliata. Non dobbiamo dimenticarci delle potenzialità dei nostri mezzi. Spetta a noi scegliere la soluzione giusta in funzione del reparto del campo dove ci si trova, altrimenti la squadra si troverà distaccata. Non abbiamo nulla da invidiare ad altre squadre che si aggirano nella nostra posizione. Siamo consapevoli di essere un gruppo giovane, ragion per cui, sbagliando si impara. Nessuno ci regala niente.”

Non è più tanto ragazzo il pezzo pregiato del centrocampo felsineo che sulle spalle indossa la casacca numero 31. A Casteldebole, da giorni non si fa altro che vociferare sul suo futuro.

“Džemaili non è ufficiale che ci lasci. È solo un ipotesi. Mi auguro che quest’annata finisca nel modo migliore e che Blerim continui ad essere protagonista. Le valutazioni si faranno a fine stagione. L’unico mio pensiero attuale è farlo rendere egregiamente. Se lui risponderà presente, avrà senso la sua vita calcistica futura, sia che sia al Bologna, sia in un altro club. L’interesse del professionista è quello di far bene”.

L’ impegno con l’Empoli, non è assolutamente da sottovalutare. Nell’ annata scorsa infatti, furono proprio gli azzurri ad avere la meglio sui petroniani in terra Emiliana.

“Empoli? Non può non tornare in mente la sconfitta dello scorso anno. Loro riuscirono ad espugnare casa nostra, il Dall’Ara. Che serva da lezione quella batosta, ci avevano letteralmente sorpresi.  Eravamo stati ingenui a subire gol semplici. Quest’anno è un’altra storia. Disponiamo di un’ulteriore spinta; loro si giocano moltissimo come noi. Le parole d’ordine devono essere determinazione feroce e desiderio di ribattere ogni colpo. Dal punto di vista fisico ci sarà da fare molta fatica. Li abbiamo visti e studiati, ma dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Il nome più atteso e pericoloso, non può non essere quello di Riccardo Saponara. È il calciatore di maggior talento, senza nessuna esitazione. Sa unire molto bene le due fasi. In avanti, propone gioco e finalizza. Noi dobbiamo essere bravi a cercare di contrastarlo il più possibile. Non bisogna lasciare niente al minimo dettaglio”.

Verso la fine dell’abituale incontro con i giornalisti alla vigilia della partita, Donadoni ha risposto a una domanda ostica che così testualmente recitava: “I risultanti non vengono, si sente in pericolo?”

“Non mi sento di essere in bilico. Le scelte che faccio possono essere sbagliate… Ma non sapremo mai quale era la scelta giusta. Nel calcio conta solo il verdetto dettato dal campo. Sono sereno e un po’ dispiaciuto, le critiche ci stanno ma in maniera costruttiva”.

Doveroso era anche citare il discorso relativo al reparto offensivo, che spesso non riesce ad incidere quanto la società, Saputo in primis, vorrebbe.

“Destro…  con lui ho una rabbia sana…  il Bologna però, deve incidere sempre, sia se sei Mattia Destro, sia se ti chiami Antonio Mirante. Ad Udine abbiamo avuto molta difficoltà a vedere la porta. La convinzione gioca un ruolo cruciale. Spesso e volentieri ci manca la personalità per gestire al meglio la palla. Abbiamo giocato sempre con giocatori offensivi. Senza impegno e desiderio non si arriva alla luce del tunnel. Non c’è l’ombra di dubbio che non sia contento di allenare il Bologna. Il mio punto fisso è uscire da questa situazione; tutte le energie sono li. Mi interessa metterci tutto quello che serve per vincere domani”.

Al termine, è straordinaria l’iniziativa “Col casco non ci casco”, campagna della Regione per promuovere l’uso del casco in bicicletta per bambini. Grazie a ciò, si possono ridurre le tragedie stradali dei ciclisti, in particolar modo si indirizza il progetto ad un’età compresa tra i 6 e i 10 anni.

Tornando nello specifico ai colori rossoblu, l’appuntamento è fissato, come citato poc’anzi, allo stadio Renato Dall’Ara; il fischio di inizio è previsto alle ore 15:00. L’ unico risultato che il Bologna deve conoscere, senza nessuna titubanza, è la vittoria.

 

Di seguito le parole del Mister in vista della gara di domani.

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