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Radio Casteldebole – Donadoni ritrova alcuni dei Nazionali nell’allenamento di mezzogiorno 7-set
Seconda giornata di lavoro a Casteldebole con Mister Donadoni che ordina una seduta unica alle 12.30, in corrispondenza con l’orario della prossima partita che vedrà i rossoblù scendere sul campo del Dall’Ara domenica proprio alle 12.30 contro il Cagliari.
Aumentano gli uomini a disposizione di Donadoni che, a seguito degli impegni con le rispettive nazionali, riacquista Masina, Krejci, Taider, Mbaye e Di Francesco. Quest’ultimo, autore di una splendida doppietta all’esordio con la maglia dell’Under 21 azzurra, svolge una seduta defaticante ai margini del campo.
Fase iniziale che prevede un breve riscaldamento atletico con i rossoblù che si dividono in tre gruppi distinti ognuno dei quali svolge un classico torello mentre i portieri svolgono le loro esercitazioni personalizzate coadiuvati da Mister Bucci. Durante la prima fase è presente anche Angelo Da Costa, il numero uno rossoblù prende parte alla sessione di training nonostante sia impegnato a risolvere un piccolo problema alla mano. Dopo la prima parte di allenamento con i compagni rientra quindi tra le mura del centro tecnico per svolgere le terapie specifiche.
Una volta terminata la fase di riscaldamento si passa a una serie di esercitazioni tecnico-tattiche a campo ridotto.
Donadoni divide gli uomini a sua disposizione in tre squadre (rossi, verdi e bianchi) dividendo anche il terreno di gioco in tre fasce trasversali mediante l’ausilio di cinesini bianchi.
La prima squadra viene posta nella fascia centrale – ovvero quella a ridosso della linea di centrocampo – è una sorta di quadra jolly dedita alla fase offensiva, mentre le altre due occupano i due spazi rimasti si concentrano sulla fase difensiva.
La squadra jolly ha il compito di attaccare, una alla volta, la squadra che difende a seconda delle istruzioni di Donadoni, per chi difende è importante recuperare il pallone e portarlo verso la fascia dl centrocampo, considerato obiettivo finale e che pone fine all’esercitazione stessa, viceversa chi attacca ha l’obiettivo di segnare ai due portieri in campo ovvero Ravaglia e Sarr entrambi estremi difensori della primavera di Magnani.
A termine dell’esercitazione le tre compagini di spostano in un quadrato di gioco da 10×10 m per affrontare una serie di passaggi nello stretto, importante in questo caso è giocare di prima intenzione e marcare stretto il portatore di palla avversario per riconquistare la sfera.
Successivamente ognuna delle tre squadre deve ricoprire il ruolo di sponda esterna mentre le altre due continuano l’esercitazione all’interno del campo. Chi svolge questo ruolo non partecipa attivamente all’azione ma staziona di fatto al di fuori del terreno di gioco e può essere chiamato in causa da chi è in possesso del pallone.
Al termine di questa fase dai ritmi molto intensi si passa all’ormai classica partitella a campo ridotto che va come sempre a chiudere l’allenamento.
Vediamo un Mattia Destro molto attivo, propositivo e che più di una volta buca la difesa avversaria, segno che l’infortunio che lo ha tenuto fuori tanto tempo è ormai solo un pallido ricordo.
Quando siamo ormai alle battute finali Simone Verdi rimane a terra in seguito a una contusione al piede sinistro ma, dopo l’iniziale preoccupazione, il ragazzo viene prontamente valutato per poi lasciare il campo sulle sue gambe senza apparenti conseguenze.
Assenti: Gomis, Rizzo, Viviani, Donsah, Maietta e Sadiq. Quest’ultimo, che sta presumibilmente svolgendo un lavoro personalizzato, è sceso sul campo per osservare i compagni dalla panchina durante l’ultima tranche di allenamento.
Devono ancora rientrare invece dagli impegni con le proprie nazionali Nagy, Torosidis, Oikonomou, Khraft, Helander, Pulgar e Dzemaili.
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