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Radio Chievo: I probabili 11 di Maran per #ChievoBFC 14 mag
Si prospetta una festosa passerella finale per il Chievo di Rolando Maran, capace di racimolare 49 punti in classifica al termine d’un campionato ai limiti della perfezione. Il tecnico trentino, però, in quest’ultimo capitolo stagionale non potrà contare su tanti suoi fedelissimi. Agli infortunati di lunga data Frey, Dainelli ed Izco, difatti, si aggiungono pedine che hanno brillato nello scacchiere della Diga. In difesa alzano bandiera bianca sia il gigante sloveno Boštjan Cesar, sia il navigato esterno mancino Gobbi; anche la mediana si presenta falcidiata da infortuni muscolari: il ragioniere serbo Radovanovic e la locomotiva “Pata” Castro non saranno presenti, proprio come la coppia tutto estro e fantasia Pepe-Birsa, sempre alternati sulla trequarti gialloblù. Il tipico 4-3-1-2, dunque, vedrà come interpreti tra i pali i saggi guantoni di Bizzarri. Davanti a lui, da destra a sinistra, Maran opterà per l’immarcescibile Sardo, le torri Gamberini-Spolli e Cacciatore. A centrocampo Pinzi ed Hetemaj cercheranno d’esprimere pienamente le loro caratteristiche gladiatorie, esaltandosi nella corsa e nel duello: a prendere il posto di Radovanovic, invece, sarà Nicola Rigoni, vera rivelazione e sempre più autoritario punto di riferimento nel motore della macchina di patron Campedelli. Dietro le punte, vista l’assenza forzata sia di Birsa (interprete naturale del ruolo) che di Pepe, sarà dato spazio al belga Mpoku, arrivato a Verona carico d’aspettative, tenuto però spesso a sedere durante lunghi spezzoni stagionali. La carestia generale non comprende il reparto offensivo, dove Maran può pescare a piene mani. Meggiorini parrebbe intoccabile, al suo fianco Floro Flores dovrebbe avere un buon margine di vantaggio nei confronti della leggenda Pellissier e dello scalpitante Inglese.
Si prospetta una festosa passerella finale per il Chievo di Rolando Maran, capace di racimolare 49 punti in classifica al termine d’un campionato ai limiti della perfezione. Il tecnico trentino, però, in quest’ultimo capitolo stagionale non potrà contare su tanti suoi fedelissimi. Agli infortunati di lunga data Frey, Dainelli ed Izco, difatti, si aggiungono pedine che hanno brillato nello scacchiere della Diga. In difesa alzano bandiera bianca sia il gigante sloveno Boštjan Cesar, sia il navigato esterno mancino Gobbi; anche la mediana si presenta falcidiata da infortuni muscolari: il ragioniere serbo Radovanovic e la locomotiva “Pata” Castro non saranno presenti, proprio come la coppia tutto estro e fantasia Pepe-Birsa, sempre alternati sulla trequarti gialloblù. Il tipico 4-3-1-2, dunque, vedrà come interpreti tra i pali i saggi guantoni di Bizzarri. Davanti a lui, da destra a sinistra, Maran opterà per l’immarcescibile Sardo, le torri Gamberini-Spolli e Cacciatore. A centrocampo Pinzi ed Hetemaj cercheranno d’esprimere pienamente le loro caratteristiche gladiatorie, esaltandosi nella corsa e nel duello: a prendere il posto di Radovanovic, invece, sarà Nicola Rigoni, vera rivelazione e sempre più autoritario punto di riferimento nel motore della macchina di patron Campedelli. Dietro le punte, vista l’assenza forzata sia di Birsa (interprete naturale del ruolo) che di Pepe, sarà dato spazio al belga Mpoku, arrivato a Verona carico d’aspettative, tenuto però spesso a sedere durante lunghi spezzoni stagionali. La carestia generale non comprende il reparto offensivo, dove Maran può pescare a piene mani. Meggiorini parrebbe intoccabile, al suo fianco Floro Flores dovrebbe avere un buon margine di vantaggio nei confronti della leggenda Pellissier e dello scalpitante Inglese.(FOTO LaRoma24.it)
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