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Radio Trigoria, Di Francesco: “Mio figlio? Spero faccia bene da dopodomani. Defrel giocherà” – 27 ott
Un grazie ai colleghi di www.insideroma.com che ci portano, in esclusiva, dentro la sala stampa del centro tecnico di Trigoria, dove Eusebio Di Francesco ha parlato in vista della partita di partita di domani sera contro i felsinei. Leggiamo e sentiamo le parole del tecnico giallorosso.
In queste ore sta tenendo banco l’infortunio di Karsdorp e le cause di tanti infortuni al crociato, che valutazioni state facendo?
“Più che i colpevoli stiamo cercando delle soluzioni per capire queste problematiche. Abbiamo dei grandi professionisti e cercheremo di fare in modo che non accada più. Mi dispiace per il ragazzo a cui faccio un grande in bocca al lupo. Peccato perché è un ragazzo su cui abbiamo puntato tanto in un ruolo delicato..”.
Defrel?
“Ha bisogno di fiducia, di fare gol. Deve ritrovare la via del gol, si è sacrificato moltissimo per la squadra e lo rifarà, ne sono convinto. Mi auguro che la sua predisposizione a mettersi a disposizione sia ripagata. Ha bisogno di fiducia”.
Gioca centravanti domani Defrel?
“O centravanti o alto a destra. Sicuramente sarà della partita. Oggi farò tutte le valutuzioni, anche pensando alla gara con il Chelsea ma l’unico obiettivo è vincere domani”.
Dzeko?
“Non è stato brillantissimo ma sempre pericoloso. Ha preso anche una traversa nell’ultima gara. Non so se rinuncerò a lui, ci penserò tra oggi e domani“.
Fiducia in Norman e Lippie? I giocatori hanno timore ora di farsi male?
“Siamo una squadra. Il primo responsabile di tutto è l’allenatore. Loro sono grandi professionisti, vivono qui dalla mattina alla sera. Insieme ai dottori e allo staff otterremo bei risultati. Anche la casualità ha provocato tanti infortuni ma vogliamo essere costruttivi e cercare veramente delle soluzioni. Ora vengono fatti tanti discorsi che lasciano il tempo che trovano. Poi un domani uno farà una scelta, uno un’altra, come accade ovunque ma adesso c’è grande fiducia in loro. La paura dei giocatori? Glielo chiederò nella riunione tecnica. Seriamente, hanno molta fiducia nel lavoro svolto. Sono dispiaciuti, ovviamente, per l’accaduto. Il ginocchio me lo sono rotto pure io nel 2000, quando abbiamo vinto lo scudetto e forse abbiamo vinto proprio per quello (ride ndr). Può succedere, fa parte del nostro lavoro. Peccato perché era rientrato da poco da un infortunio che aveva subìto in Olanda”.
Quali soluzioni si possono adottare sul tema infortuni?
“Non ne possiamo parlare in un minuto. Ci sono delle tematiche scientifiche e di lavoro che vanno coordinate per capire meglio dove si possa migliorare la prevenzione. Non siamo degli sprovveduti. Ora bisogna lavorare e parlare meno“.
Domani la partita contro suo figlio. Vi sentite prima di una partita del genere?
“Mi fa ridere perché se gli chiedo se gioca mi dice di non saperlo: ‘Non lo so papà, abbiamo provato tanti moduli’, come a non volermi dire niente ed è un giochino tra me e lui. Comunque è sempre emozionante, anche solo chiamarlo Di Francesco e non Federico con i miei calciatori. Sono felice di quello che sta facendo, può fare ancora meglio, magari non da domani“.
Il ruolo dove ha fatto pià cambi è stato quello di esterno destro. Sta cercando l’assetto giusto?
“Ho cambiato moltissimo lì. Avevamo preso Schick, per cui avremmo potuto modificare l’assetto di gioco o fargli interpretare il ruolo in maniera diversa, ma non l’abbiamo mai avuto. Defrel anche è stato fuori parecchio. Under è molto interessante e si sta addattando pian piano al campionato italiano e ai carichi di lavoro. A sinistra siamo più rodati mentre a destra stiamo cercando gli equilibri“.
Il turnover è un punto di forza o un punto debole?
“Se parliamo di crescita e di rotazioni è come un settore giovanile. Devono giocare per crescere. Le mie scelte non le faccio perché alleno un settore giovanile, se lo faccio è perché ritengo che siano all’altezza. Vantaggi o svantaggi li danno i risultati, non la crescita del giocatore. Non sto lavorando solo per farli crescere, ma per farlo insieme ed ottenere i risultati. Quando vai ad affrontare tre partite in sei giorni è inevitabile che devi cambiare qualcosina. Si è parlato tanto della partita col Crotone, ma non c’è stata partita, siamo mancati solamente nell’andarla a chiudere“.
Tutti gli infortuni al crociato sono Under 25…
“Non ci avevo pensato, gli aspetti sono tanti. Per migliorare la situazione bisogna lavorare tanto in prevenzione e trovando una soluzione. La prevenzione è alla base per evitare gli infortuni”.
Dove preferisce che giochi Nainggolan?
“Radja basta che giochi. Può fare tanti ruoli, ha capacità di inserirsi e questo lo può fare al meglio. Si è messo a disposizione della squadra dei compagni e del mister. Sono convinto che tornerà a fare gol con continuità. Non so quanti pali abbiamo preso in questa stagione, gli mancano solo i gol per il resto sono contento di quello che sta facendo”.
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