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RdC – Andersson: “Bologna è uno stato d’animo” – 8 ott

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In un sabato di pressochè vuoto pneumatico a livello mediatico, diventa interessante l’intervista odierna, a firma di Massimo Vitali, dell’ex bomber rossoblù Kennet Andersson, che vestì la nostra maglia per 4 anni (dal 1996 al 2000), con una breve parentesi di tre mesi a Roma con la Lazio. Il gigante di Eskilstuna è rimasto, nell’immaginario collettivo dei tifosi,  come un campione vero da celebrare (insieme al compianto connazionale Klas Ingesson), uomo votato al servizio della squadra e che metteva il gruppo prima del singolo. Ci piace ricordare, dell’intervista succitata, un paio di passaggi: il no alla Juventus e il ritorno a Bologna dopo appena tre mesi di Lazio. Sul primo, ci ricorda Vitali, Kennet racconta come ci mise circa mezzora a dire no a quella  che da sempre è stata una delle squadre più forti d’Europa: “Il mio rifiuto alla Juve? Non credo che ci sia bisogno di spiegarlo. Bologna, per me fin dall’inizio, non è stata solo una squadra, ma uno stato d’animo, una scelta di vita. Io li stavo bene con tutti: compagni, presidente, diesse, allenatore, tifosi“. Il secondo invece fu una chiacchierata con Eriksson a fargli capire che Roma non faceva per lui: a Bologna sua moglie stava per dare alla luce Stella (la sua primogenita) e quando Gazzoni lo chiamò per tornare sotto le Due Torri,lui non ci pensò due volte. Molti messaggi sono giunti, qualche giorno fa, per il suo compleanno da Bologna: perchè Bologna “è uno stato d’animo” e non dimentica mai i suoi veri campioni. 

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