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RdC – Andersson: “Qui sono stato felice” – 28 nov
Un viaggio indietro nel tempo di 16 anni: Kennet Andersson torna al Dall’Ara. Allora lo svedese era uno dei protagonisti sul terreno di gioco che correva a sentire il boato in seguito a un gol, oggi invece è un semplice spettatore. Tante cose sono cambiate dal 2000 ad oggi, ma il grande affetto e i cori per lui sono immutabili nel tempo: “Dalla Svezia è arrivato il nostro goleador Andersson, Andersson, Kennet Andersson”. Momenti di vera emozione che si scatena completamente quando la curva Bulgarelli, ai tempi del gigante buono, Andrea Costa, canta in ricordo di Klas Ingesson, indimenticabile e indimenticato leone del centrocampo rossoblu e compagno di tante battaglie di Kennet, scomparso prematuramente più di due anni fa a causa di una leucemia. “Sembrava ieri e invece sono due anni che non c’è più, era come un fratello ed è sempre con me nel mio cuore”, sottolinea Andersson prima della sciagurata gara con l’Atalanta. Sperava in una vittoria il classe ’67 perché “è l’unica cosa che conta”, aveva ribadito. Il futuro della società, secondo l’ospite tanto acclamato dal pubblico, è ugualmente roseo: “Sono andato a Casteldebole e ho avuto una bella impressione guardando gli allenamenti e parlando con la gente. Stanno lavorando bene e facendo grandi cose. Sono veramente contento”. A renderlo felice, anche l’accoglienza ricevuta: “E’ sempre un’emozione tornare qua – sottolinea Andersson -. A Bologna siete fantastici. Non c’è una cosa che ricordo con maggior piacere, è stato bello tutto il mio periodo. Non essere in campo va bene – ironizza l’ex attaccante –, perché il calcio di oggi è troppo veloce per me”. Chi non è dello stesso parere è Roberto Donadoni, che avrebbe voluto utilizzarlo, visto come sono andate le cose: “Mi avrebbe fatto comodo poterlo schierare e sfruttare i suoi colpi di testa”.
(Fonte: Resto del Carlino, Dario Cervellati)
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