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RdC – Calciomercato: Verdi e le sue contendenti – 2 giu

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Ci sono storie che rimodellano più volte il loro destino, anche quando sembra scritto nel marmo, perché il finale non è mai esattamente come ce lo aspettiamo. E così Simone Verdi, gioiello in casa Bfc, sembra avere la valigia pronta (certo, ndr), ma non avere chiara quale sarà la sua destinazione finale (incerto, ndr), diviso fra Napoli e Inter, e solo sullo sfondo la Roma. Proviamo a ricapitolare le precedenti puntate: eravamo a Gennaio quando, ormai sul finire del sessione invernale di calciomercato,  il Bologna aveva trovato l’accordo con il Napoli per il cartellino del giocatore ex Empoli, per una cifrra che si aggirerebbe sui 25 milioni di euro più di 2 di bonus. Bologna (quella tifosa rossoblù) in quel momento si divide fra rassegnati e dissenzienti, si amareggia per l’ennesimo sopruso (questo il percepito) di una “grande” e chiede, se il finale non può essere diverso, più soldi per il ragazzo di Broni. Bologna si compatta sul suo nome, giocatore che, acquistato per 1,5 milioni di euro, aveva avuto una crescita esponenziale sotto le due torri, facendogli assaporare le luci della ribalta e vestire, addirittura, la maglia azzurra della nazionale. Scampoli di partita sotto la guida di Ventura si dirà, ma l’esordio c’è stato e tanto basta per confermare le qualità  del giocatore (e insieme del ragazzo). Ma torniamo a gennaio: la volontà di Simone si impone in questa trattativa fra Napoli e Bologna e il trequartista “rinato” in casa rossoblù decide di rimanere almeno fino a giugno. Bologna in quel momento ci crede, ha fiducia nel poter avere ritrovato un simbolo, in cui sperare  di  provare a costruirgli intorno una squadra dal futuro migliore di quello grigio visto negli ultimi anni dalle parti di Via Andrea Costa. Poi i mesi scorrono e giugno arriva e, con esso, il mercato estivo. Il Napoli ha già l’accordo con la dirigenza di Casteldebole (25+2 milioni, che potrebbero essere, in parte come contropartita, commutati in giocatori di cui il Napoli ha abbondanza), ma pare che l’entourage del giocatore abbia già raggiunto l’accordo economico con l’Inter, squadra che lo avvicinerebbe a casa sua, oltre ad avere il fascino di una squadra che, come il Napoli, giocherà la Champions League. Ma il finale potrebbe essere scritto ne con un viaggio verso il Vesuvio e neppure con un viaggio verso la Madonnina: il piano B, che Il Bologna Fc potrebbe mettere in atto, sarebbe una scelta di campo forte e netta, un’assunzione di responsabilità nei confronti della città intera. Così Verdi potrebbe rimanere a Bologna, vedendosi raddoppiato lo stipendio (oggi il ragazzo gira su 700mila netti all’anno) e vedendosi costruire intorno una squadra che possa ambire a posizioni di classifica differenti da quelle viste negli ultimi 3 anni. Usiamo il condizionale, certo, perché Radioportici (quelli per cui Bologna è famosa), sussurra che la decisione è già stata presa e che il numero 9 rossoblù, la prossima stagione, andrà sulle spalle di un giocatore differente da Verdi. Così non ci rimane che aspettare il finale di questa storia, sperando che le “eventuali partenze” siano sempre rimpiazzate da altrettanta qualità pedatoria, investendo tutta la cifra ricavata, con magari due euro in più.. Perché al tifoso non si può più raccontare che il calcio è solo business, solo maglie da vendere, solo stadi da ricostruire. solo assett da riqualificare: il calcio per il tifoso è il Bologna. Punto.

 

(fonte Marcello Giordano – RdC – Photo Alessandro Sgarzi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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