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RdC – Destinazione Castelrotto! Pronti, Partenza, Via! – Ferrari all’Hellas – 13 lug

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DESTINAZIONE CASTELROTTO – Il Bologna ha dato il via alla nuova stagione, scrive Marcello Giordano su “il Resto del Carlino” e il ritiro parte col botto come scrive il giornalista Bolognese: ieri a margine del primo allenamento in quota un tuono ha scosso l’aria delle tranquille montagne Alto Atesine scaricando a terra un fulmine ad una cinquantina di metri dal campo lasciando sorpresi e sbigottiti i presenti.
Ma facciamo un salto indietro e cominciamo dal principio: nella mattinata di ieri, continua Giordano, la squadra si è trovata prima a Casteldebole per poi spostarsi alla Stazione Centrale di Bologna per prendere il treno destinazione Bolzano, tappa intermedia prima di raggiungere Castelrotto e l’Hotel Solaia che ospiterà la squadra fino al 26 luglio.
Niente ritiro per Avenatti che, colpito da una forma influenzale che ha coinvolto le vie respiratorie, raggiungerà al Alpe di Siusi nei prossimi giorni non appena si sarà ripreso mentre bisognerà ancora attendere per vedere Gonzalez che ieri notte ha giocato con la propria nazionale nella seconda giornata di Gold Cup.

Castelrotto sarà un avventura importante, continua il giornalista bolognese, soprattutto a livello di motivazioni dei rossoblù uno su tutti Mattia Destro intenzionato a lasciarsi alle spalle definitivamente i vari infortuni e complicazioni. La stagione ventura sarà importantissima anche per Verdi e Di Francesco che hanno il compito di affermarsi definitivamente così come Mbaye e Nagy.
Ma altrettanto importante sarà per chi il posto non è ancora sicuro, sono tanti infatti i rossoblù non ancora certi di far parte della rosa della stagione ventura come Pulgar Taider e Gastaldello, mentre altri come Falco, Mounier e Donsah probabilmente non disferanno nemmeno le valigie in attesa di una chiamata per “volare altrove”.

Nel frattempo, continua Giordano, il Bologna svolge sul campo di Laranz il primo allenamento concentrandosi principalmente su una sessione tecnico-atletica sul campo escludendo però al momento le corse nei boschi; per quelle ci sarà tempo.
Durante questo primo allenamento ha fatto ufficialmente il lsuo debutto Nicolò Prandelli, nuovo preparatore atletico dei rossoblù che, assistito da Alberto Nabiuzzi (analista) hanno analizzato i dati raccolti dalle speciali pettorine indossate dai giocatori.
Presenti anche Riccardo Bigon e Marco Di Vaio, la coppia dirigenziale è in ritiro con la squadra dove intendono rimanere per tutta la durata del ritiro a meno di importanti trattative di mercato che obblighino in orticola modo Bigon a rientrare a Milano.

OLTRE 5000 ABBONAMENTI – I tifosi rispondono presente e mandano un segnale positivo alla società. Sono infatti oltre 5000 le tessere stagionali emesse segnale che questa città e questi tifosi hanno voglia di Bologna e che la squadra che si sta formando convince o per lo meno piace.

QUI MERCATO – Alex Ferrari torna in giallo blu e lo fa salutando Bologna quasi fosse un addio. La formula è quella del prestito con obbligo di riscatto (fissato a 3 milioni) in caso di salvezza del Verona e un numero di presenze raggiunte dal giocatore nell’arco della prossima stagione.
Donsah ha la valigia in mano ma si è comunque presentato in ritiro sorridente e con tanta voglia di lavorare nonostante nel suo futuro ci sia, probabilmente, una nuova avventura in procinto di iniziare altrove, probabilmente a Torino. Il Bologna sta trattando con i granata ma non ha intenzione di scendere sotto i 6 milioni, cifra fissata per il mediano ghanese.
Destinato a partire sembra anche Lorenzo Crisetig, ci solo gli interessi di Standard Liegi e Crotone, così come Pulgar che potrebbe andare a trovare spazio altrove.
Il sogno nel cassetto è Rincon, in uscita dalla Juventus; non sarà semplice per varie motivazioni soprattutto monetarie dato il costo del cartellino e l’ingaggio del giocatore.
Riccardo Bigon, che ha ormai pronta l’ossatura della prima squadra, si concentra anche sulle trattative “under” seguendo Ascacibar, Mandragora e Vitale oltre al giallorosso Gerson conclude Marcello Giordano.

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