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Rdc – Diritti Tv: il Bologna vuole la rivoluzione – 26 nov

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Massimo Vitali riporta sul Resto del Carlino di oggi una battaglia che vede protagonista in prima linea il Bologna, ovvero quella relativa ai diritti Tv. Ad uno sguardo distratto può sembrare una semplice battaglia del grano per spartirsi i 150 milioni che deriveranno dalle emittenti televisive, ma dietro ad essa c’è una strategia che mira a voler cambiare i piani alti della Lega di Serie A.

Coloro che vorrebbero questo cambiamento sono le 13 squadre medio-piccole della Serie A, contrapposte alle storiche sette (Juve, Milan, Inter, Napoli, Roma, Fiorentina e Lazio), e una delle 13 che vorrebbe maggiormente questi cambiamenti è proprio il Bologna. E’ cambiato tutto rispetto a qualche anno fa, quando la società doveva stare alle richieste dei club più grandi a causa delle difficoltà economiche, ora la dirigenza guidata da Joey Saputo è più solida che mai, e si sta battendo con tutte le forze affinchè le cose possano cambiare.

Claudio Fenucci in particolare è colui che sta avendo un ruolo da protagonista in questo dibattito: ieri si è svolta l’assemblea preliminare tra le 13 medio-piccole (non tutte presenti) e l’esito è stata una fumata grigia, con rinvio della discussione a domani. L’intento è quello di elaborare una piattaforma comune, da presentare nella prossima assemblea di lega, incentrata su due obiettivi comuni: un paracadute più ricco e di più lunga durata per i club che retrocedono in Serie B, e una riforma della “governance” della lega, che in futuro assegni più potere al presidente o all’amministratore delegato.

L’obiettivo è quello di avvicinare il più possibile la Serie A alla Premier League, che è la lega modello per quanto riguarda capacità di attrarre risorse. Il lavoro iniziato da Fenucci non è sicuramente facile, ma risulterebbe più agevole qualora l’amministratore delegato rossoblù riuscisse a portare nel gruppo delle 13 medio-piccole, Roma e Fiorentina, ovvero le due società più riformiste tra le sette citate sopra. Arrivare a 15 vorrebbe dire riuscire a far passare in assemblea le delibere, e di conseguenza avere più potere. A Casteldebole ci stanno lavorando, convinti che un domani il Bologna possa sedersi al tavolo dei grandi e stabilire le regole del gioco.

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