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RdC: Dzemaili saluta tutti: “Mi sono sentito a casa, grazie Bologna” – 8 mag

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Presente al Castellani di Empoli, ieri e in abiti borghesi, era presente anche Blerim Dzemaili. Lo svizzero era ai saluti, si è accomodato in tribuna e da lì ha seguito la gara per poi salutare – con un pizzico di commozione – il popolo rossoblu che lo ha tanto amato in questi mesi di permanenza sotto le Due Torri. Permanenza che era previsto sarebbe durata una sola stagione, esattamente com’è andata: “L’ipotesi che potessi rimanere qui due anni? Non è mai esistita, il contratto non la prevedeva”, dice il giocatore, con l’autore del’articolo Marcello Giordano che ipotizza di come sia stata questa possibilità una bugia detta a fin di bene, per non dare l’idea di essere di passaggio. Dzemaili del resto lascia si con la stagione ancora da concludere – ma il Bologna è già salvo, e gli Impact sono partiti malino – ma in questo campionato 2016/2017 è stato uno dei migliori, se non il migliore. Merito dell’ambiente (“Mi sono sentito a casa, come solo a Napoli mi era accaduto”) e anche di mister Donadoni, per cui ha parole speciali: “Se lo avessi avuto 5-6 anni fa avrei fatto una carriera di livello molto più alto.” Perché partire adesso? Per la situazione delle due squadre di Saputo, perché lo stipendio raddoppierà (da 1,2 a 2,5 milioni annui) e perché così era stato deciso in tempi non sospetti, quando magari in pochi pensavano che il giocatore avrebbe reso così tanto: “Me l’avessero detto prima che giocavo così avrei fatto le stesse scelte? E chi può dirlo, con i se non si ragiona”. Dzemaili indica il suo erede in Donsah e saluta davvero: “Ci tengo a salutare la piazza e a dire a tutti che ho lottato e dato sempre il massimo. Io e la mia famiglia siamo stati investiti da tanto affetto, spero di averlo ripagato sul campo.”

foto: bolognafc.it

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