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RdC – E’ Guarito Guarente? – 7 Aprile

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Quando si hanno pochi minuti per farsi trovare pronto, riuscire segnare un goal sull’erba amica è segno di buona condizione fisica e mentale. Questa è la parentesi che si è ritagliato nella partita di ieri sera Tiberio Guarente, che mancava in una partita vera da diverse giornate come se fosse finito ai margini del progetto del Mister. Almeno il dubbio era questo. Così, nell’articolo del nostro Massimo Vitali, ricordiamo che gli ultimi minuti effettivamente giocati, minuti da titolare, risalgono addirittura al 6 gennaio, quando era partito dal primo minuto in quel Genoa vs Bologna, finito due a zero per i padroni di casa. Una prestazione quella non certamente maiuscola, che aveva riportato l’ex giocatore del Siviglia in panchina. Da lì una particolare cura messa in ogni allenamento, anche quando il morale poteva scendere sotto i tacchi, perchè il Mister gli aveva di volta in volta preferito Riverola, Khrin e addirittura Pazienza, quando si erano create le opportunità per inserirlo (assenze del Ruso e/o di Taider, centrocampisti titolari). Ieri è rientrato dai margini, dove con altri compagni ha condiviso le sofferenze di stare a bordo campo durante il match in questi mesi, e non è un caso che il primo ad abbracciarlo ieri, dopo una corsa a perdifiato, è stato quel Pasquato, anch’egli ai margini del “progetto” nelle ultime partite, a cui lo stesso Tiberio era corso in contro subito dopo la rete che Chirstian aveva segnato contro la Roma. La sofferenza unisce e cementa le relazioni molto più che la gioia. Per questo, con la rabbia che aveva in corpo, ieri sera Tibero ha lasciato partire un missile, preciso e angolato, che non ha lasciato scampo al portiere franco belga, mandando un messaggio chiaro: se mi fate giocare e tolgo la ruggine di circa due anni di inattività, posso essere utile alla causa con goal come questi che fanno parte del mio repertorio da sempre. Ora inizia la fase della riflessione, con il riscatto fissato a 3,5 milioni dal Siviglia, e il goal di ieri che pesa come un macigno sulle valutazioni che sembravano già scritte perchè il rapporto con la fine della stagione si interrompesse. Guarente ha davanti sette partite, per rifinire il messaggio di ieri sera, magari condito da altri goal: se servono energie fresche dalla panchina, io ci sono. Certo che queste scelte sono e saranno condizionate dal futuro di Perez: se resta Diego, per Guarente si aprono le porte di una lunga anticamera (anche se Tiberio ha caratteristiche diverse ). Daje Tibè allora, dai tutto in queste ultime partite, giocandole come finali: quello che hai fatto vedere ieri sera ( e non ci riferiamo solo al goal) farebbe molto comodo al Bologna di domani.

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