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RdC: Helander ora è un punto fermo – 14 set

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A un ragazzo straniero giovane bisogna concedere tre ani prima di promuoverlo o bocciarlo”. Con queste parole il DS Bigon presentava il difensore svedese Filip Fil Helander, arrivato a Casteldebole l’estate scorsa e limitato da grossi problemi fisici durante la sua prima stagione in rossoblu. Ora, come possiamo leggere dalle colonne del Resto Del Carlino, Helander ha in mano una grossa opportunità, sia grazie alle sue indubbie qualità, messe in mostra nelle ultime due partite, sia grazie alle quasi certe assenze di uno tra De Maio e Maietta.

Il giovane svedese, dopo aver ricevuto i complimenti da Donadoni nel post Benevento – Bologna (“Filip è un grande professionista, ha fatto molto bene. Ciò che mi piace di lui è che riconosce i propri limiti e sa come mascherarli, evidenziando le proprie qualità. Questo è il pregio che contraddistingue gli ottimi giocatori”), ha saputo sfruttare nel miglior modo possibile la partita di domenica sera, durante la quale ha quasi sempre anticipato Dries Mertens, spauracchio di tutte le difese, costringendolo a faticare – e parecchio – fino all’errore di Pulgar.

E dire che ad inizio estate, complici gli arrivi di De Maio e Gonzalez, Filip si ritrovava ad essere addirittura quinta scelta, considerata allora la presenza di Capitan Gastaldello. È bastato poco, lavoro duro, rimanere umili e testa bassa, per conquistare il Mister.

 

Helander ha tracciato il decalogo delle cose da fare per avere la certezza di giocare, vediamo se qualcun altro riuscirà a seguire il suo esempio. Ora testa alla Viola, dove avrà il compito di fermare El Cholito Simeone, ospite sgradito da queste parti dopo la partita casalinga col Genoa della scorsa stagione.

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