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Rdc – I tre Moschettieri per il Bologna che verrà – 23 mar

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Si inizia già a lavorare per il Bologna del futuro e si parte dai piani alti, dopo la visita del chairman Joey Saputo (rientrato ieri a Montreal con un volo all’ora di pranzo). Con Corvino in uscita, ci sono da ripartire le percentuali di potere decisionale in disavanzo fra i tre moschettieri Fenucci, Donadoni e Di Vaio: a Casteldebole evidenziano che già dal suo insediamento nel Novembre 2014, l’ad era già dotato di pieno potere decisionale. Come scritto da Massimo Vitali nel suo articolo, aumenta anche il peso specifico del condottiero Donadoni che, senza il freno dell’attuale ds, sarà più libero a livello decisionale. In rialzo anche le quotazioni di Di Vaio con Fenucci come chioccia: l’uomo mercato del futuro si deciderà nelle settimane a venire e c’è anche l’ipotesi del tandem Fenucci-Di Vaio per creare l’avvenire del Bologna. Donadoni e l’attuale club manager sono la coppia destinata a lasciare un’impronta importante nel progetto felsineo con l’ad a supervisionare i lavori. Ma i due non si incrociano solo ai giorni nostri: nella lontana stagione ’98-’99, Donadoni a 35 anni chiudeva la sua fulgida esperienza al Milan mettendo le mani sul sesto scudetto mentre di Vaio, a soli ventuno anni, si palesava per la prima volta al grande pubblico della Serie A come titolare con la maglia della Salernitana. Dopo gli incroci di campo le loro strade sono ancora una volta unite nel segno del Bologna che verrà. Sempre con le sirene azzurre che riecheggiano da lontano. Sirene che Saputo ha provveduto a smorzare ricordando a tutti che il mister di Cisano Bergamasco ha un contratto fino al 2018 ed i contratti vanno rispettati. In parole povere, casomai la Figc bussasse alla porta del tecnico rossoblù e lui si facesse tentare il club non lo lascerebbe andare via, al massimo lo metterebbe nelle condizioni di licenziarsi. Invece voci più certe parlano di una candidatura di Luca Bergamini alla voce settore giovanile per quanto riguarda il post Corvino, come consigliere felsineo in quota “fenucciana”. Non a caso Bergamini ha già trascorso due settimane a Montreal per esaminare le possibilità di interazione tra i vivai di Bologna e Impact. Mentre a Casteldebole si inizia a mettere sotto tiro il Verona. Donadoni oggi è gradito a tutti, ma sarebbe meno gradito se sciaguratamente il suo Bologna chiudesse la stagione con pochi punticini raccattati qua e là. L’urgenza di tornare in sella e pedalare verso la vittoria è massima come ha sottolineato Saputo e per farlo serve contare sul miglior Maietta, fermato ieri in allenamento da un fastidio alla coscia. Una cosa di poco conto però, che non ha assolutamente allarmato nessuno a Casteldebole.

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