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RdC – Il Bologna deve correre – 27 mag

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Non è stato un parto facile quello relativo alla ricerca del nuovo Direttore sportivo, dopo l’addio di Corvino e il tempo di capire che Sabatini era un’idea suggestiva e tuttavia irrealizzabile, la scelta è ricaduta su Riccardo Bigon. Tre abbondanti mesi sono un lasso di periodo ragionevole per riuscire a migliorare l’organico. Un attacco troppo Destro-dipendente bilancia una difesa più che ottima. Aggiungere qualità laddove questa ha un po’ latitato, in particolar modo a centrocampo, è un passaggio quanto mai indispensabile nell’ipotesi che fosse ceduto Diawara. Se c’è un errore da non ripete è tergiversare nella costruzione del nuovo organico lasciando insoluti i principali problemi fino alle ultime manche di mercato, come avvenuto l’anno scorso. Ma questo è un altro discorso, altro istante, altra ciclicità, altro gradino e altra circostanza, quindi reo di argomentazione a parte: il Bologna era stato l’ultimo club a salire nella massima serie, bisognava necessariamente rivoluzionare la squadra, così come successo. Imbarcare però sul pullman per Castelrotto anche chi, come Caccia e Bianchi, sapeva già di dover fare le valigie e costringere, l’allora timoniere della barca, Delio Rossi ad allenare una squadra largamente incompleta fu una scelta che non pago’. La prima ragione del fallimento del tecnico romagnolo e dei famosi 6 punti nelle 10 giornate di campionato va ricercata proprio nel ritardo di consegna della squadra. Il resto è storia. Già adesso, il Bologna deve correre.

 

(Fonte: Resto del Carlino, 27-05-2016, Massimo Vitali)

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