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Bologna FC

RdC – Il nuovo che avanza – 27 Mag

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Di solito la fame ce l’ha chi ha mangiato meno (in questo caso, panchine di Serie A). Similitudine ideale per evidenziare le linee guida rossoblù nella ricerca del nuovo allenatore, prerequisito essenziale <<fire and desire>>, fuoco e desiderio, così come detto da Joey Saputo in conferenza stampa. Stati d’animo che di consueto si trovano in tecnici giovani, che vogliono azzannare la Serie A e lasciare un segno. Ecco allora spiegato perché sui taccuini di Bigon e Fenucci, ci sono i nomi di Inzaghi, De Zerbi, Nicola e Semplici, i quali sommando le loro panchine nella massima serie, raggiungono poco più della metà di quelle fatte registrare da Donadoni. Quindi dall’esperienza si passa all’esuberanza come criterio per scegliere il futuro condottiero del Bologna. Un’esuberanza che aveva Diego Lopez al suo esordio sulla panchina dei felsinei, sostituito quasi al traguardo della Serie B da un più esperto Delio Rossi, ritenuto più consono all’obiettivo di agguantare la promozione in Serie A. Ma le sue 368 panchine nella massima serie non impedirono al Bologna di centrare nella stagione successiva ben 8 sconfitte nelle prime dieci gare, decretando di fatto il suo esonero in favore di Donadoni. L’allenatore bergamasco, nonostante l’esperienza di poco inferiore al suo predecessore, non è però riuscito a dare quella svolta che ci si aspettava al grigiore intravisto sotto le due Torri. Quindi fuori l’esperienza e dentro la novità, con la convinzione che l’entusiasmo che porterebbe un tecnico giovane potrebbe rilanciare anche agli occhi dei tifosi il progetto Saputo. Allora largo ad Inzaghi, che sembrerebbe avere lo stesso appetito che aveva in area di rigore. Oppure De Zerbi, che fin qui ha scelto le panchine “sbagliate” (retrocesso con Palermo e Benevento), ma che ha dalla sua una grande volontà, per certi versi non dissimile da Zeman. Nicola invece è quello più “anziano” del gruppo, che ha iniziato con il Livorno prima del suo anno e mezzo con il Crotone, mentre Semplici rimane sullo sfondo, lui che con la Spal si è appena seduto al tavolo delle grandi ed ha fame da vendere.
(Fonte: Il Resto del Carlino; Articolo di Massimo Vitali)

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